mercoledì 27 marzo 2013

TOSCANA vs. PUGLIA "fra tradizione e canzone d'autore"




Ci sarà la chitarra e la voce di MAURIZIO GERI e la voce e la chitarra di MASSIMO DONNO alla San Sebastian Vineria di via Malta a Copertino oggi mercoledì 27 marzo 2013 ore 21,00. L’appuntamento ha per titolo  TOSCANA vs. PUGLIA "fra tradizione e canzone d'autore"

MAURIZIO GERI (Toscana) - Inizia la carriera collaborando con la cantante ricercatrice Caterina Bueno, in seguito al suo recupero del repertorio musicale tradizionale della Montagna Pistoiese, come componente del Collettivo Folcloristico Montano.

Suonando in varie formazioni ha partecipato a festival di tutta Europa, Australia e Nord America, come il Folkest di Udine, Festival Parthenay (Francia - 1996), il Clusone Jazz Festival (1997), l'Expo di Lisbona (1998), Festival Django Reinhardt di Samois (Francia 2000), Festival di Sant Chartier (Francia 2000), Festival d'Ete di Québec (Canada - 2000), Harrison Festival (Canada 2003), Festival di Port Fairy e Blue Mountains (Australia - 2007) ed ha inciso circa dieci cd (vedi sotto discografia) sotto varie etichette. Nel 1989 vince la prima edizione dell'On the Road Festival di Pelago (FI), in coppia con Mimmo Epifani. Nel 2004 vince il Controfestival di Mantova con Banditaliana, nelle categorie Miglior repertorio e miglior esecuzione. Nel 2005 vince il Premio Loano della critica con Banditaliana. Banditaliana è stato riconosciuto come miglior disco dell'anno, per la rivista Folk Bullettin e Thapsos premiato con il Bravo dalla rivista Trad magazine e con lo Choc di Musique.

MASSIMO DONNO (Puglia)

Inizia lo studio della chitarra a tredici anni, a Corigliano d’Otranto, in Salento. Parte dal Blues, Funky, Rock, ma nel corso degli anni si fa forte l’avvicinamento al genere cantautoriale italiano e non. Grazie ai cantautori si fa grande la passione per i suoni acustici, sia del jazz che della musica etnica. Questa passione è ulteriormente accresciuta dalla terra in cui Massimo nasce. La prossimità di quella fascia di Sud, alle tante sfumature ed anime della musica mediterranea, rende ovvia la prossimità dei musicisti alla musica tipica di queste zone e alle varie contaminazioni che questa negli anni ha subito. Intorno al 2000 – 2001 Massimo, insieme a Luca Barrotta e ad altri amici – musicisti, da vita al suo primo progetto di folk d’autore: Allegra brigata Bodhran. In questo ensemble vengono elaborati suoni tradizionali del sud Italia, dei Balcani, i ritmi tradizionali ebraici del klezmer, uniti ai testi di cui Massimo è l’autore. Allegra Brigata viaggia spesso, da Milano a Teramo, da Roma a Pescara, a Parma, Prato, Cremona, Bologna, fino alla semifinale del “premio de Andrè”, a Messina, grazie a due brani scritti e musicati da Massimo. In questi live spesso la band ha avuto il piacere di ospitare musicisti di tutto rispetto nell’ambito della musica popolare, da Guido Sodo a Maurizio Deho, ecc. Con Allegra Brigata Bodhran realizza tre lavori: “Memorie” (2001), “In cerca d’autore” (2003), “Demo” (2006). Diversi brani di Massimo inoltre faranno parte negli anni di varie compilation di musica etnica e word music: ad esempio un brano composto a quattro mani con Gianluca Milanese (flauto traverso) confluisce nel 2005 nella compilation “Musichetnia 2”, prodotto dalla RedLand di Bari. In questi anni va inoltre avanti l’attività didattica di Massimo: si trasferisce a Bologna, dove vive dal 2003 e studia con chitarristi del calibro di Romano Trevisani (chitarrista di Vasco Rossi, Dalla, Nannini,ecc.), Guido Sodo, con cui affronta un approccio centrato sulla musica popolare del sud Italia, Maurizio Geri (Riccardo Tesi, Banditaliana,ecc.) con cui approfondisce lo studio della musica Manouche, un genere di confine tra il jazz, la musica zingara, il Walzer musette francese. Ha studiato scrittura creativa con lo scrittore e critico Michelangelo Zizzi e lettura espressiva/dizione con Paolo Magagna al teatro dell’ascolto nell’anno 2010/2011. Si laurea in Sociologia nel 2008, presso l’ Alma Mater Studiorum – Università degli studi di Bologna. Parallelamente Massimo sviluppa un’altra sensibilità, parallela a quella delle piazze e dei centri in cui si esibisce, e cioè la passione per gli ambienti intimi e raccolti in cui incontrare il pubblico da vicino: scrive per teatro diversi copioni, facendoli interagire con musiche inedite e composizioni cantautorali di De Andrè, Bertoli, Guccini, ecc.

Negli anni che vanno dal 2005 ad oggi, realizza diversi spettacoli:

“Ti saluto dai paesi di domani …” sulla vita di Fabrizio de Andrè;
“A ruota libera” sull’arte come espressione dei cosiddetti diversi, per natura e per cultura;
“Le Otto ore” ispirato alle musiche tradizionali di lavoro e immigrazione di tutta Italia;
“Incanti di Tango” orientato alla reinterpretazione di musica cantautorale in chiave tango/jazz;
“One hand Jack”, tratto da un monologo di Stefano Benni, con musiche di Fred Buscaglione;
“Ognuno ha l’inverno che merita” in cui alla sua prosa intreccia composizioni cantate e strumentali inedite.
Inoltre realizza, scrivendo i monologhi e arrangiando i brani di Fabrizio De Andrè, presso il Teatro dell’Ascolto di Bologna, una trilogia di spettacoli:
“… e tutto ciò lo chiamavo luna”, ispirato all’album “La Buona Novella”;
“Dall’inizio alla fune”, ispirato all’Album “non al denaro, non all’amore, né al cielo”;
“L’uomo che imparò a volare”, ispirato a “Storia di un impiegato”.

Negli anni inoltre Massimo è spesso ospite di progetti altrui, in cui opera da turnista: dalle performance popolari con i più grandi cultori della musica tradizionale salentina e non (Emanuela Gabrieli, Gianluca Milanese, Marcello Zappatore, Ovidio Venturoso, ecc.) alle pièce teatrali di vari registi in cui Massimo canta e suona la chitarra ( “Navigammo su fragili vascelli” , “stasera è più forte il dolore”, “Compagno cittadino …” di Alberto Minafra). Nel 2007 ha suonato circondato dalle coreografie del Maestro Tony Candeloro, uno dei più grandi rappresentati della danza contemporanea nel mondo. Nel 2009 collabora con l’attore Simone Franco per la realizzazione di uno spettacolo sulla musica e la letteratura argentina. Esperienza forte è anche l’incontro con Alberto Bertoli, figlio di Pierangelo Bertoli, incontro avvenuto nella casa del cantautore scomparso nel 2002. Nasce un’intensa amicizia e collaborazione tra i due: Alberto è spesso ospite negli spettacoli di Massimo e viceversa, dividendo il palco con artisti del calibro di Franco Mussida (Premiata Formeria Marconi), Luca Bonaffini, ecc. In uno di questi live conosce il compianto Andrea Parodi, con il quale avrebbe diviso il palco in un concerto troppo a ridosso della sua prematura scomparsa. La collaborazione porta Massimo ed Alberto, accompagnati sempre da Luca Barrotta alla fisarmonica, ad esibirsi in festival e teatri, da Mantova a Firenze, fino alla provincia di Lecce. Nel 2010/2011 collabora con l’Osservatorio Astronomico di Bologna e l’Associazione per la Divulgazione delle Scienze Sofos, per la realizzazione dello spettacolo di osservazione astronomica/divulgazione scientifica dal titolo Racconti di cielo – Armonie tra mito e scienza.

Porta attualmente in giro diverse performance live, dalla musica etnica, alla cantautoriale, allo swing, al tango, ecc. fino alle esperienze da solista accompagnato solo da chitarre e loop machine.  Collabora come chitarrista con la cantante Afro – Brasiliana Nilza Costa e con il polistrumentista messicano Carlos la Bandera. Insieme al cantautore Gigi Marras, con cui collabora, guadagna la finale al premio Bindi 2011 e la finale al Premio Musicultura 2012 (Ex Premio Città di Recanati), entrando nel cd ufficiale con i brani dei 16 finalisti. A giugno, con un suo brano “Amore e Marchette”, vince “Promo”, mini-concorso su Ciao Radio, radio Emiliana, ricevendo il maggior numero di voti. A luglio 2012 è stato finalista al Premio Bindi riscuotendo ottimi risultati di pubblico e critica.  A settembre 2012 è stato finalista al Festival delle Arti di Bologna, contest organizzato da Andrea Mingardi. È stato finalista alla 14a edizione di Biella Festival Autori e Cantautori 2012, classificandosi tra i primi cinque. E' stato semifinalista al Tour Music Fest, il più grande festival europeo dedicato alla musica emergente, con la commissione artistica presieduta da Mogol. In Ottobre 2012 termina la registrazione del suo album solista in uscita nella primavera del 2013 per l’etichetta Ululati (Lupo Editore). Il Cd contiene numerose collaborazioni, da Maurizio Geri a Francesco del Prete, da Guido Sodo (Cantodiscanto) a Nilza Costa, Ovidio Venturoso e Giuseppe Spedicato (Bandadriatica), ecc.

LETTERATURA

Coltiva la primordiale passione per la scrittura. Nell’ottobre 2009 risulta tra gli autori scelti per il concorso indetto dal centro studi Kairos di Lecce che entreranno a far parte di un testo – raccolta delle opere vicine al tema della resistenza dal titolo “Lenti spiriti”. Il titolo dell’opera di Massimo è “Sogni al risveglio”, racconto metropolitano sulle forme di quotidiana ed individuale esistenza. Nel marzo del 2010 guadagna un secondo posto, con il racconto “Victor”, al concorso letterario “Lettere Matte – Scrittori per Talitha”, entrando così di diritto nel volume che comprenderà tutte le composizioni dei finalisti. Ad aprile 2010, con tre racconti “Pensieri macchiati di rosso”, “Victor”, “l’uomo che imparò a volare”, giunge tra i finalisti, guadagnando il titolo di “Segnalato” nel concorso letterario “La vita in prosa”. A settembre 2010 pubblica per l’Agenzia di Comunicazione IKOS di Bari un racconto nella raccolta di racconti “Cento storie per cento disegni” edito da Di Marsico.

Info e contatti:
3381200398


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appuntamenti live massimo donno

"LA VERITÀ" di Roberta Pilar Jarussi (Gli Ebook di Musicaos)



"La verità" racconta la storia di Maria, giovanissima ragazza, e dei suoi due amici, Michele e Luciano, che da un Sud bisognoso di riscatto lei va a cercare, e trovare, nella poleis studentesca della Bologna anni Ottanta.
L'amore, il sesso, lo sballo e l'ingenuità si mescolano alla tenerezza e alle prime scoperte di un sesso fatto di carne e tentativi. Finché un giorno Maria, piccola, non è costretta a vedere il mondo da un'altezza diversa, quella di chi senza accorgersene accoglie dentro sé una nuova vita, o quel che le potrebbe somigliare. Troppo piccola, forse, troppo grande, forse. Non è questo il luogo, né la scrittura, per elucubrazioni sul senso della nascita, non è questo il tempo.
Fatto è che la storia deve andare avanti, nonostante tutto. E la storia, anche per Maria, andrà avanti. Con questo racconto, Roberta Pilar Jarussi, si conferma essere delle più brave conoscitrici e scrittrici dell'animo umano e di tutto ciò che accade, tra il cuore e la ragione, tra un uomo e una donna, un ragazzo e una ragazza.

ROBERTA PILAR JARUSSI - Ha pubblicato il romanzo “Nella casa” (2003, Palomar - collana Cromosoma Y, diretta da Michele Trecca e Andrea Consoli) e Dal vivo, racconti (2002 , zerozerosud). Nell’ottobre 2003, è selezionata a ‘Ricercare’ convegno-laboratorio per nuove scritture (Reggio Emilia), con un brano dell’allora inedito romanzo “Nella casa”. Collabora con BooksBrothers, sito e laboratorio letterario, che ha prodotto l'antologia “Frammenti di cose volgari – Acqua passata – Volume Uno 2006/08”, a cura di Maurizio Cotrona e Antonio Gurrado (2009), nella quale sono presenti alcuni suoi racconti inediti. È operatrice culturale della Biblioteca Provinciale di Foggia. Dal 2006 al 2009, ha curato il progetto e Premio Letterario nazionale ‘Libri a trazione anteriore’ della Provincia di Foggia, in collaborazione con Casa Circondariale di Foggia, con la direzione artistica di Michele Trecca, che includeva, in Carcere, un ciclo di incontri con gli autori ed eventi per i detenuti'; ha collaborato con il Kollettivo – associazione studentesca dell’Università degli Studi Foggia, nella realizzazione delle prime edizioni di BAOL – concorso letterario per scrittori esordienti, rivolto agli studenti e ai detenuti di Foggia, giunto ora alla sua 4° edizione. Nel 2006 ha curato l’organizzazione del convegno nazionale sui blog letterari, “Le tribù dei Blog”, tenutosi a Foggia e al quale hanno partecipato (anche) Christian Raimo, Maurizio Cotrona, Giulio Mozzi, Michele Trecca, Enzo Verrengia, Anna Maria Paladino, Rossano Astremo, Ivano Bariani, Luciano Pagano, Silvana Rigobon, Fabio Dellisanti, Manila Benedetto.
Ha collaborato con il gruppo di musica popolare ‘I cantori di Carpino’ e con studiosi e portatori della tradizione, lavorando sulla struttura originaria della Danza Tradizionale Pugliese e sulle sue contaminazioni.

LA VERITÀ Roberta Pilar jarussi
postfazione di Luciano Pagano
ebook 07 Musicaos.it - febbraio 2013

ebook@musicaos.com

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venerdì 22 marzo 2013

“TRADIZIONE LUPIENSE - la storia di una Lecce Misterica ed Esoterica” all’ Hotel President di Lecce



L’Ordo Equestris Templi Arcadia, il Santissimo Ordine Nobiliare Aragonese dei Cavalieri di Santiago di Compostela e del Pellicano, con il patrocinio dell’Augusta Imperiale Real Casa Tiberio Dobrynia di Russia di Roma-Byzantium organizzano  il 24 marzo 2013 l’incontro informativo a cura del Prof. Angelo Piperno (esperto di esoterismo e storia delle tradizioni esoteriche) dal titolo “TRADIZIONE LUPIENSE – la storia di una Lecce Misterica ed Esoterica”. La sede dell’incontro sarà presso l’Hotel President di Lecce in via Antonio Salandra 6. Introdurranno i lavori Il Gran Maestro dell’Ordo Equestris Templi e Gran Cancelliere del Santissimo Ordine Nobiliare Aragonese dei Cavalieri di Santiago di Compostela e del Pellicano Valentino Zanzarella. Coordinerà i lavori l’Avvocato Rosanna Cafaro.
Lecce, Luppìu in griko, Lupiae in latino, è il capoluogo del Salento nonché  il maggiore centro culturale della penisola salentina, sede dell'omonima arcidiocesi e dell'Università del Salento, provincia più orientale d'Italia. Rinomata in Italia e nel mondo per alcuni suoi prodotti come olio, vino, cereali, per il suo artigianato (ceramica, cartapesta) per il turismo culturale e balneare. Essa è la città dove più splende l'arte barocca grazie anche allo sfruttamento delle caratteristiche della pietra indigena, ovvero la pietra leccese. Si parla, di una luogo insomma splendido definito la Firenze del Sud. Ma accanto a tutte queste peculiarità, alla sua bellezza, alla sua sacralità esiste un lato esoterico nascosto tra le pieghe della storia di alcuni dei  monumenti del capoluogo salentino, che nessuno conosce. Conoscenze legate non solo alla cultura templare, ma alla simbologia misterica di tradizioni iniziatiche millenarie. Sarà questo, grazie anche ad un ricco apparato fotogografico/documentale, l’oggetto dell’appuntamento curato dal prof. Angelo Piperno, che rivelerà per la prima volta conoscenze di una tradizione lupiense “Altra”, tenute per più di un secolo nascoste.

Prossima attività benefica dell’Ordo Equestris Templi Arcadia e del  Santissimo Ordine Nobiliare Aragonese dei Cavalieri di Santiago di Compostela e del Pellicano in collaborazione con I Cantori di Ippocrate e il Comitato Nuova Rudiae – dal 25 al 27 marzo 2013 dalle ore 8,30 alle ore 18,30 presso la Chiesa di Santa Maria di Pozzuolo detta anche Chiesetta Balsamo in via Pozzuolo l’Ordo Euqestris Templi Arcadia e il Santissimo Ordine Nobiliare Aragonese dei Cavalieri di Santiago di Compostela e del Pellicano in collaborazione con I Cantori di Ippocrate e il Comitato Nuova Rudiae organizzano il Banco della Solidarietà Alimentare in favore dei luoghi di bisogno della Caritas leccese. Chiunque vorrà potrà portare e donare beni alimentari che verranno poi raccolti e donati per soddisfare le necessità dei più poveri

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giovedì 21 marzo 2013

Stefano Delacroix con il suo Nigredo (I Libri di Emil) al Dejà Vù in viale Ionio 160 (San Vito, Taranto) il 24 marzo 2013



In esclusiva per Taranto domenica 24 marzo presso la Caffetteria Dejà-Vù, alle ore 18,30, è prevista la presentazione del nuovo lavoro di Stefano Delacroix “NIGREDO” (I Libri di Emil, 2013). Una grande esclusiva per il contest “ZONA_FRANCA – il luogo in cui l’Arte non paga dazio”: Stefano Delacroix, leccese di origini, è un artista a tutto tondo che ha dedicato la sua vita alla musica e alla scrittura in una prima fase nelle vesti di cantautore e dal 2007 in poi come scrittore pubblicando i suoi due romanzi di esordio "La memoria del mare" (edizioni La Riflessione) e "Peristalsi" (edizione Il Foglio). Alla Caffetteria Dejà-Vù presenta dunque il suo ultimo lavoro “Nigredo” (I libri di Emil): un noir ambientato nel periodo della rivoluzione francese del 1789, dove il movimento illuminista si intreccia alla storia del protagonista Vincent Fernand Daudet. «Se state leggendo questa lettera, vuol dire che vana è stata la fuga, che a nulla è valso l'esilio e giunto è il momento di rendere al destino ciò che indebitamente sottrassi, perché infine posi la polvere...Vincent Fernand Daudet». Sarà, inoltre, possibile visitare gratuitamente fino al 30 marzo, la mostra “Nel Blu” dell’autrice tarantina Annalisa Leone.

Vincent Fernand Daudet, guaritore e realizzatore di pozioni della salute, è un uomo dal passato oscuro, orfano d’arte (il padre era un uomo ‘vissuto pericolosamente’ a metà tra la medicina e l’alchimia esoterica), trafugatore di cadaveri, frequentatore di bettole, avvezzo a miasmi e sollazzi nei postriboli di una Parigi mefitica e pestilenziale, salvatore di fanciulle pudiche, amante di donne fedifraghe, amico di ladri e impostori. Il destino che Vincent ha cucito addosso è quello iniziatico dell’alchimia e dei sentieri esoterici dello spirito. Uno spirito che combina elementi di chimica, fisica, astrologia, medicina, misticismo e religione. L’obiettivo del protagonista è la conquista dell’onniscienza e la creazione di un rimedio a tutte le malattie. E la vita eterna…”

Stefano Delacroix è nato a Taranto nell’agosto del 1966, da genitori leccesi. Dopo una lunga militanza giovanile con la band The Act, prodotto da Mimmo Locasciulli pubblica tra il ’94 e il ’97 due album solisti, Ribelli e La Legge Non Vale (ed. Hobo, distribuzione Sony Music). Dedicatosi alla letteratura, pubblica nel 2007 Peristalsi (ed. Il Foglio) e La Memoria del Mare (ed. La Riflessione), nel 2009 Il Sesto (Lupo Editore), raccolta di racconti noir uscita in seconda edizione nel 2012.

Info


Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero. L'organizzazione e la direzione artistica del progetto ZONA_FRANCA sono a cura di Lucrezia Maggi, presidentessa dell'associazione culturale “Le Muse Project” promotrice dell’iniziativa.

Caffetteria Dejà – Vù Viale Ionio 160, San Vito – Taranto

Per informazioni: lemuseproject@hotmail.it
infoline: 349-4634452 348-5416059

Ufficio stampa “Le Muse Project”:
Giorgia De Pace
Martina Pulito

Ufficio Stampa OverecoAgenzia per l’autore Stefano Delacroix

domenica 17 marzo 2013

Pietro De Bonis con la silloge “Brezze Moderne” (Lupo Editore) alla Feltrinelli Point di Lecce



La libreria “Feltrinelli point” di Lecce anche questa volta non si fa sfuggire un interessante appuntamento dedicato alla poesia, ospitando Pietro De Bonis con la silloge “Brezze Moderne” (Lupo Editore)  avvalendosi dell’intervento di Alessandra Peluso (poeta-critico letterario-collabora con Affari Italiani, LietoColle)  e Vittoria Coppola (autrice dei romanzi “Gli occhi di mia figlia” e “Immagina la gioia” (Lupo Editore). L’appuntamento è dunque per lunedì 18 marzo 2013, ore 18.30 presso la Libreria Feltrinelli Point in via Cavallotti 7/a a LECCE.
“L’amore è un sentimento interiore, l’odio è un sentimento esteriore. / L’odio va proclamato, l’amore no. Vedo sempre poca sincerità nei proclami d’amore. / Nella poesia mento, mento bene. È solo strascico d’amore, una pezza sporca e unta, un abito strappato. L’amore di una donna non mi dà alcun bisogno di proclamare, poichè tutto già c’è e tutto giace in quello. Scrivo solo tante bugie, tante belle bugie, a partire dall’introduzione”.

Pietro De Bonis, nato il 9 aprile del 1984 a Roma, dove vive tuttora. “Tempeste puniche - Il Profumo della quiete” (dicembre 2010) è stata la sua opera d’esordio. “Alcuni dicono vi siano persone fatte per vivere, altre per scrivere, io cerco l’appagamento in entrambe le cose, me lo impongo, non voglio deludere nessuno. Desidero far star bene almeno un secondo chi mi legge e chi mi vive”.  

sabato 16 marzo 2013

ARRIVA IL PROGETTO PILTOUR A CALIMERA (LECCE)



Nell’ambito del progetto PILTOUR, programma di cooperazione territoriale europea, Grecia – Italia 2007-2013, che per la parte italiana vede coinvolti i comuni di Calimera, Carpignano Salentino e Zollino, lunedì 18 marzo alle ore 18,30 presso la Bibliomediateca di Calimera si terrà la prima giornata informativa dal titolo: Itinerari del sacro: il patrimonio materiale e immateriale tra Grecìa Salentina ed Epiro.
Ai saluti iniziali dell’Assessore alla Grecìa Salentina del Comune di Calimera Giovanni Palma e dei partners italiani e greci, seguiranno i contributi del rappresentante degli operatori turistici Benedetto Perrone (amministratore “Viaggia con noi”, gruppo Robintur), dello studioso di lingua e storia locale Daniele Palma e del ricercatore di storia orale Luigi Chiriatti editor della casa editrice Kurumuny specializzata tra le tante attività di ricerca editoriale in etnoantropologia musicale. Il termine PILTOUR è l’acronimo di PILGRIM TOURISM, una piattaforma transfrontaliera tra l’area della Grecìa salentina e Ioànnina, una città della Grecia situata nella periferia dell’Epiro.
Le due regioni, Epiro e Puglia, sono separate dal mare, ciò nonostante ci sono somiglianze sorprendenti nei loro usi, costumi e tradizioni. Tanto più se si considera l’aspetto linguistico, che rappresenta il filo rosso che da secoli tiene legate le due aree geografiche, e che testimonia come nel tempo ci siano stati rapporti molto intensi fra questi due popoli.
Questa ricca eredità culturale è oggi al centro dell’attività del progetto PILTOUR, un programma di Cooperazione territoriale europea tra Grecia e Italia, che ha come obiettivo principale quello di preservare gli aspetti peculiari delle due culture, creando un ponte, ovvero una rete che favorisca lo scambio transfrontaliero, ed un confronto che metta in luce somiglianze e differenze.
PILTOUR ha il merito di richiamare l’attenzione su un patrimonio fatto di antichi monumenti religiosi come chiese, cappelle, monasteri, santuari e abbazie, che negli ultimi anni sono stati oggetto di un rinnovato interesse, che ha come finalità la conservazione e la valorizzazione di questi monumenti, tasselli indispensabili della propria cultura di appartenenza, ma non solo, perché possono essere un forte richiamo anche per i turisti, come patrimonio di tutti quegli uomini e donne desiderosi di scoprire e apprezzare la bellezza nell’antico. Il turismo religioso ha, infatti, come obiettivo principale la visita dei luoghi sacri, non solo per il loro valore spirituale, ma anche per apprezzarne la bellezza artistica e culturale: si tratta di luoghi unici, in grado di lasciare una traccia indelebile nell’animo di chi li visita.
Mission del progetto PILTOUR, allora, è migliorare la qualità della vita, tutelare l’ambiente e il suo patrimonio artistico e architettonico, e promuovere la coesione sociale e culturale attraverso le seguenti azioni:
1) Promozione e conservazione del patrimonio culturale delle regioni partecipanti.
2) Promozione dell’identità culturale delle comunità che partecipano al progetto.
3) Scambio di conoscenze architettoniche e storiche sulle chiese, sui monasteri e su tutti i luoghi religiosi e sacri, attraverso la cooperazione transfrontaliera e la capacità di “fare rete”.
4) Il confronto utilizzato come metodologia di scambi e studio.
5) Tutela del patrimonio culturale costituito dai monumenti religiosi, considerati anche come fattori che possano favorire lo sviluppo del turismo.
6) Tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e immateriale legato ai riti e ai luoghi sacri presenti nei territori interessati.
Il progetto PILTOUR, programma di cooperazione territoriale europea, Grecia – Italia 2007-2013, sarà presentato lunedì 18 marzo alle ore 18,30 presso la bibliomediateca comunale (ex sala Aldo Moro) di Calimera, dove si terrà la prima giornata informativa aperta a tutti ed in particolare ai cultori della lingua, delle tradizioni e dei riti della nostra terra, ma anche agli operatori turistici.


L’EVENTO È ORGANIZZATO DAL COMUNE DI CALIMERA

Per maggiori info
0832870290 | 083287291 | biblioteca@comune.calimera.le.it

In libreria Kora, una storia a colori di Elisabetta Liguori (Lupo editore)




Questa è una favola, ma anche un po' una storia vera. Rivolta ai bambini quanto agli adulti, intende raccontare uno dei tanti possibili percorsi adottivi, qui inteso come cammino di completamento, di recupero di se stessi, di solidale incontro. Kora, la protagonista, è una bambina di sangue africano nata e vissuta in Italia. Una bambina sola, per questa ragione divisa a metà. La sua vita è fatta di poche cose semplici: la vita in istituto, la scuola, i buoni e cattivi compagni, i suoi disegni. Per quanto bellissimi, questi suoi disegni mancano sempre di qualcosa di essenziale. Le case non hanno le finestre, gli animali non hanno le orecchie, i bambini non hanno le gambe. Sarà l'amicizia nata per caso con un barbuto pittore di nome Saverio e la sua numerosa famiglia, a farle capire come è fatta davvero, da dove viene e di cosa ha bisogno. Il suo sarà un giocoso viaggio alla scoperta dell'altra metà di sé che mai ha conosciuto. Un lungo viaggio, sì, ma Saverio sa aspettare. Grazie alla sua pazienza, alle sue tecniche pittoriche e il suo affetto Kora scoprirà che ogni adozione restituisce la storia perduta e inventa il domani che ancora non c'era.

Elisabetta Liguori - Nata a Lecce nel 1968, e qui vive e lavora presso il Tribunale per i Minorenni. È laureata in giurisprudenza. Ha collaborato con la rivista Nuovi Argomenti edizioni Mondadori, e per numerose altre riviste anche on line, quali Musicaos, Vertigine, Bibliosofia, Booksbrothers. Collabora con Il Nuovo Quotidiano di Puglia alla pagina della cultura. Il credito dell'Imbianchino, edito da Argo di Lecce, è il suo primo romanzo, già finalista al Premio Berto 2005 e al Premio Carver 2005. Il secondo romanzo, Il correttore è edito da peQuod di Ancona. Nel gennaio 2010 è stato pubblicato il suo terzo romanzo, scritto a 4 mani con Rossano Astremo, Tutto questo silenzio Besa editore. La felicità del testimone, Manni 2011, è il suo romanzo più recente. Alcuni suoi racconti o letture critiche sono apparsi sulle riviste Tabula Rasa edita da Besa editrice; Vertigine per Pensa editore; Il Segnale edita I Dispari di Milano; e in antologie tra le quali: Mordi & fuggi edito da Manni, Laboriosi Oroscopi edito da Ediesse, M'Ama per il Poligrafico di Padova, Il dizionario affettivo italiano per Fandango editore, È finita la controra Manni editore.

mercoledì 13 marzo 2013

In libreria CUORE D'ACCIAIO di Patricia FLAMENT (Lupo editore)




Dopo cinque anni trascorsi in un prestigioso collegio svizzero, Olympia torna a Villanova, ridente cittadina sul mare nella quale suo padre – brillante ingegnere e ricercatore – ha fatto carriera presso la Wunderbar Stahl, un’importante acciaieria tedesca. Il suo è però un ritorno amarissimo: sua madre è morta in un misterioso incidente stradale e il padre è paralizzato a seguito di una terribile esplosione avvenuta in fabbrica durante un esperimento di fusione da lui stesso richiesto. Il già difficile rapporto con lui si complica quando l’ingegnere viene messo sotto processo in un clima già teso per le proteste della popolazione contro un’azienda responsabile dell’inquinamento che semina malattia e morte. La fragilità affettiva di Olympia sfocia nel totale disorientamento e in una anoressia che la mette in contatto con il dolore altrui, ma l’incontro con Peppe ed Alex la porta sulla strada giusta per comprendere il meccanismo perverso e la rete di interessi che, usando le persone come pedine, creano corruzione spingendosi fino al crimine.

Patricia FLAMENT  - Nata in Francia nel 1957. Dopo la laurea in Storia dell’arte nel 1981 presso l’”Ecole du Louvre” di Parigi, si trasferisce a Firenze per completare gli studi in critica d’arte e lì incontra l’uomo che cambierà la sua vita. Nel 1989 decide di trasferirsi a Lecce dove si sposerà e metterà al mondo i tre figli. Alterna tra il lavoro dell’insegnamento della lingua francese e le visite guidate sul territorio. Ha collaborato con varie case editrici per la realizzazione di guide turistiche. Nel 2004 ha pubblicato il suo primo romanzo Il Castello delle Donne (Ed. del Grifo). Nel 2005 ha vinto il premio speciale “Opera Prima” con la commedia Tutti in Messico per la quale otterrà anche il riconoscimento “Loggione d’oro” nel 2007. Nel 2006 pubblica Il Vitello d’oro (Ed. Palomar).



Dopo cinque anni trascorsi in un prestigioso collegio svizzero, Olympia torna a Villanova, ridente cittadina sul mare nella quale suo padre – brillante ingegnere e ricercatore – ha fatto carriera presso la Wunderbar Stahl, un’importante acciaieria tedesca. Il suo è però un ritorno amarissimo: sua madre è morta in un misterioso incidente stradale e il padre è paralizzato a seguito di una terribile esplosione avvenuta in fabbrica durante un esperimento di fusione da lui stesso richiesto. Il già difficile rapporto con lui si complica quando l’ingegnere viene messo sotto processo in un clima già teso per le proteste della popolazione contro un’azienda responsabile dell’inquinamento che semina malattia e morte. La fragilità affettiva di Olympia sfocia nel totale disorientamento e in una anoressia che la mette in contatto con il dolore altrui, ma l’incontro con Peppe ed Alex la porta sulla strada giusta per comprendere il meccanismo perverso e la rete di interessi che, usando le persone come pedine, creano corruzione spingendosi fino al crimine.

Patricia FLAMENT  - Nata in Francia nel 1957. Dopo la laurea in Storia dell’arte nel 1981 presso l’”Ecole du Louvre” di Parigi, si trasferisce a Firenze per completare gli studi in critica d’arte e lì incontra l’uomo che cambierà la sua vita. Nel 1989 decide di trasferirsi a Lecce dove si sposerà e metterà al mondo i tre figli. Alterna tra il lavoro dell’insegnamento della lingua francese e le visite guidate sul territorio. Ha collaborato con varie case editrici per la realizzazione di guide turistiche. Nel 2004 ha pubblicato il suo primo romanzo Il Castello delle Donne (Ed. del Grifo). Nel 2005 ha vinto il premio speciale “Opera Prima” con la commedia Tutti in Messico per la quale otterrà anche il riconoscimento “Loggione d’oro” nel 2007. Nel 2006 pubblica Il Vitello d’oro (Ed. Palomar).

domenica 10 marzo 2013

Matisse a quattro zampe di Tiziana Cazzato (Lupo Editore) alla Feltrinelli Point di Lecce



La libreria “Feltrinelli point” di Lecce è lieta di presentare al pubblico salentino il nuovo e divertente libro di Tiziana Cazzato, “Matisse a quattro zampe” (Lupo Editore) che sarà presentato dall’autrice del romanzo “La B capovolta” Sofia Schito (Lupo Editore). L’appuntamento è dunque per lunedì 11 marzo 2013, ore 18,00 alla Feltrinelli Point di via Cavallotti 7/a a LECCE.

Cosa succede in una casa quando arriva un cucciolo a portare scompiglio? Matisse ha un cuore d’oro, spirito indipendente e tanto amor proprio, socievole, buongustaio, sicuro di sé, adora la sua signora e si infila nella giornata della signorina Gambalunga frequentando biblioteca e set teatrali, da bravo curiosone qual’è. Un pò presuntuoso, sa di non essere certo un cagnolino qualsiasi; chi lo ha conosciuto ne parla come di un piccolo angelo a quattro zampe con la missione di riportare un sorriso dove c’è una lacrima: per questo si è fatto giramondo. Questa è la sua storia come l’ha raccontata lui e sembra una leggenda.