mercoledì 29 febbraio 2012

Lo sguardo degli altri


 In attesa della 22° edizione del Festival del Cinema Africano, d'Asia e d'America latina, che ritornerà a Milano dal 19 al 25 marzo, Sunugal è lieta di invitarvi a una serata dove il cinema e la letteratura si incontrano e dialogano tra loro:
LO SGUARDO DEGLI ALTRI - Parole e immagini verso il 22° Festival del cinema Africano, d'Asia e d'America latina di Milano domenica 4 marzo, dalle 18.30, allo spazio MaschereNere della Fabbrica del Vapore di Milano. La serata si aprirà con la proiezione di alcuni CORTOMETRAGGI del Festival del Cinema Africano, d'Asia e d'America latina (in collaborazione con il COE, centro orientamento educativo). A seguire MALICK SAMB, giovane scrittore senegalese residente a Siena presenterà, per la prima volta a Milano, il suo libro "il destino di un clandestino"(edizioni Goreé), attraverso una piccola tavola rotonda con la giornalista Alessandra Coppola (Corriere della Sera) e il poeta-scrittore Cheikh Tidiane Gaye.
Un aperitivo-buffet senegalese ci preparerà alla seconda parte della serata, che terminerà con la proiezione di un LUNGOMETRAGGIO, sempre dal Festival.
L'evento diventerà così un connubio tra immagine e parola, tra cinema e realtà, dove il tema migrazione farà da filo conduttore.


Info:
389.0220849 | 347.0468370
info@sunugal.it | www.sunugal.it

El Hadji Malick Samb è nato a Tambacounda (Senegal) il 05 giugno del 1985 in una bella, grande e modesta famiglia con 13 figli. Ha studiato nella sua città natia fino al 2004, quando il destino gli ha offerto l’occasione per andare in Europa. Grazie a un gemellaggio in occasione dell’allargamento dell’Unione Europea, è stato scelto dal suo liceo insieme a un’altra studentessa per rappresentare l’Africa. Da allora non è più ritornato nel suo paese. È rimasto in Europa rimettendo tutto in discussione, ed è venuto in Italia a cercare fortuna.

Il Festival del Cinema Africano è un appuntamento ormai storico per gli appassionati del cinema del sud del mondo, l’unico festival in Italia interamente dedicato alla conoscenza della cinematografia, delle realtà e delle culture dei paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina. Oltre 50 nazioni rappresentate, circa 80 tra film e video proiettati.

martedì 28 febbraio 2012

Esce in libreria per Kurumuny Edizioni Raccontiamo di Rosaria De Pascali


 Alla fine si scrive sempre una fiaba. Non si può scrivere nient’altro che una fiaba. Perché tutta la vita è come una fiaba: si incontrano creature che sono buone o cattive, si attraversano mari e montagne e boschi scuri, si vivono giorni belli e giorni brutti. Allora si scrive una fiaba per capire la vita, per rintracciarne il senso più profondo, per delineare la fisionomia delle esistenze che abbiamo dentro, che ci sono intorno. Antonio Errico

Rosaria De Pascalis (Nicosia, 1964), vive da otto anni nel Salento e qui svolge la professione di docente della scuola secondaria di secondo grado e si dedica con passione a scrivere raccolte di fiabe e favole. Ha già pubblicato “Una settimana di racconti” (Ed. Salentina, 2009), e un articolo, “Identità nazionale e valori della Costituzione”, sulla rivista “Nuova Rassegna” (Noccioli Ed. Firenze).

domenica 26 febbraio 2012

Vittoria Coppola con il suo “Gli occhi di mia figlia” (edizioniAnordest/Lupo) al Liceo Statale Don Tonino Bello di Copertino


Doppio appuntamento per la scrittrice salentina Vittoria Coppola e il suo ultimo successo di rilievo nazionale “Gli Occhi di mia figlia” (edizioniAnordest/ Lupo editore),  lunedì 27 febbraio 2012 al Liceo Statale “Don Tonino Bello” di Copertino. L’autrice sarà alle ore 9,30 presso la succursale di via Pirandello, alle ore 11,00 presso la sede centrale di via E. De Nicola.   L'incontro con Vittoria Coppola sarà diretto dal Prof. Cesare Augusti (dirigente scolastico), che introdurrà i contenuti del libro e presenterà l’ospite alle classi del Liceo.  E’ previsto l’intervento  dell'editore Cosimo Lupo.  Coordina i lavori la prof.ssa Sandrina Schito.  Il liceo continuando nella ricerca di un confronto con il mondo giovanile e con gli autori che ad esso fanno riferimento, ospita dunque l'autrice Vittoria Coppola.


Quale ruolo gioca il destino nello svolgersi della nostra esistenza? E quanto di "nostro" c'è invece nell'imboccare strade sbagliate che porteranno inevitabilmente all'infelicità? In questa storia di "non detti", in cui egoismi e fragilità vanno a comporre un perfetto, perverso incastro, è rappresentato il misterioso e contraddittorio universo dei sentimenti umani: non basta essere genitori per saper comprendere i propri figli ed amarli come meritano; non
basta essere giovani e di cuore aperto per essere pronti ad affrontare la vita, né essere innamorati per non farsi complici della propria ed altrui sofferenza.
Dana, pur nei privilegi di ragazza circondata da benessere e raffinatezza, è soffocata dalla coltre iperprotettiva di una madre che ha deciso il suo futuro, ma la sua passione per André, fascinoso pittore di donne senza sguardo, si rivela una fuga più grande della sua acerba giovinezza, incapace di reggere all'infrangersi di un sogno. Armando, l'uomo che le offre un amore devoto e remissivo, nasconde un segreto destinato ad esplodere in modo bruciante.
Eppure esistono legami che sopravvivono al tempo e sono pronti a riservare luminose sorprese, nei giochi del caso e nel risveglio di coscienze troppo a lungo sopite.
Una storia di solitudini e di scelte, nella quale regge sovrana la solidità dell'amicizia, l'unica che non tradisce.

Ha 26 anni, vive a Taviano (Le). Laureata in Lingue e Letterature Straniere, Comunicazione Linguistica Interculturale  (Università del Salento, luglio 2010). Attualmente lavora come receptionist presso un albergo di Gallipoli (Le). La passione assoluta che muove le sue giornate è la scrittura. Di questo dice: “Lo scopo che mi prefiggo nel momento in cui inizio a riempire pagine di parole e sentimenti, è quello di emozionare, regalando a chi mi privilegia “leggendomi,” attimi personalissimi di evasione dalla realtà, ma anche, perché no, arricchimento della stessa. Confido sempre nella bellezza dei sentimenti e perciò, quando qualcuno reputa banale il parlare d’amore, io sorrido, e vado avanti per la mia strada”.

martedì 21 febbraio 2012

Affaritaliani.it lancia la sezione PugliaItalia, un ponte tra la Puglia e il resto del mondo


Una nuova sezione arricchisce da oggi il palinsesto di Affaritaliani.it. Il primo quotidiano online lancia PugliaItalia, cultura e politica, economia, turismo e società della regione oggi più trendy e cool d’Italia.
La sezione, aggiornata quotidianamente in tempo reale, si avvarrà di una piccola redazione locale e presenze diffuse in tutte le province e lungo gli ottocento chilometri di coste del tacco d’Italia, grande laboratorio di nuova politica e patria dell’economia green e dello sviluppo ecosostenibile, delle energie alternative e della nuova agricoltura, dell’agroalimentare e della dieta mediterranea. Fucina di nuovi artisti e musicisti e di inedite tendenze culturali, dalla taranta alle pellicole di qualità dell’Apulia Film Commission, dalla letteratura dei Carofiglio e dei Desiati, alla musica di Emma e di Dolcenera. Ma anche terra della Sacra Corona Unita e della crescente presenza sul territorio della criminalità organizzata e della diossina dell’Ilva, fenomeni verso i quali è forte l’azione di contrasto delle autorità e delle popolazioni locali.
«Come ha mostrato alla Bit di Milano, la Puglia in questo momento, con “Live your Puglia experience”, è più che mai pronta e decisa a lanciare nel mondo il suo brand e i prodotti della sua enogastronomia, le sue coste incontaminate e le sue campagne di ulivi dalla terra rossa, risparmiate dalla globalizzazione e dalla speculazione edilizia», spiega il direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino. «Il nostro giornale, con la sua audience “televisiva” di 600 mila lettori, vuol rappresentare un ponte efficace tra la Puglia e il resto del mondo, una vetrina per gli operatori turistici di Bari e della sua incantevole murgia come di Lecce e delle spiagge caraibiche del Salento, del turismo religioso del Foggiano, delle vestigia storiche dei grandi porti della Magna Grecia e della via Appia di Brindisi e Taranto.»

Alla vigilia del rendez-vous estivo, momento in cui dal Gargano al Salento la regione si prepara ad accogliere, con le sue splendide coste e la sua cultura millenaria, un mix di tradizione e innovazione, più di 3 milioni di turisti, PugliaItalia esordisce con un’esclusiva videointervista al principale protagonista del miracolo Puglia, il governatore della regione Nichi Vendola, cui seguiranno gli interventi dell’assessore alle Risorse agricole Dario Stefàno, padre del boom del Primitivo e creatore del progetto “Puglia rurale”, nuova frontiera del turismo lento delle masserie e dei muretti a secco, e le testimonianze di pugliesi d’adozione come Giorgio Forattini (che rivela le sue poesie inedite dedicate alle ragazze pugliesi) e Roberto Vecchioni. Ma anche di big emigrati anni fa ma rimasti legati al loro territorio d’origine come l’attore Michele Placido e il designer di grido Fabio Novembre.

«Al Nord eravamo già presenti con una pagina cult come MilanoItalia, al centro si sta affermando RomaItalia», conclude Perrino. «Ora con PugliaItalia chiudiamo il cerchio sbarcando al Sud e completando la nostra offerta quotidiana di informazione croccante locale e globale».



Per contatti:
Affaritaliani.it   t. 02 29403377

Nell’ambito di “Gli Albanesi, 20 anni dopo” ci sarà “Ritorno al paese delle aquile” di Aldo Renato Terrusi (Besa editrice)


Aldo Renato Terrusi a Roma presenterà il suo libro “Ritorno al paese delle aquile” (Besa editrice, Nardò, Lecce)  il 23 febbraio alle ore 16,00 presso il Museo della civiltà romana di via Agnelli nell’ambito dell’incontro “Gli Albanesi, 20 anni dopo” con la partecipazione oltre dell’autore di Franco Pittau, Rando Devole, Darien Levani, Alessandro Leogrande, Keti Biçoku, Edmond Godo.
L’appuntamento è a cura di Bota Shqiptare. La presentazione avverrà all'interno della manifestazione per i 100 anni dell'indipendenza albanese.

Un percorso alla ricerca delle proprie origini e della propria storia. Ritorno al Paese delle Aquile racconta il viaggio di Aldo e dello zio Giacomo, che tornano in Albania dopo quarantaquattro anni.
Aldo era ancora un bambino quando il regime di Enver Hoxha rinchiuse il padre nel terribile carcere di Burrel, dove morì senza poter dare l’ultimo saluto al figlio e alla moglie. Il desiderio di Aldo di riportare in Italia i resti del padre si scontra con il passato doloroso della famiglia Terrusi e di una nazione che ancora oggi porta impressi i segni laceranti della dittatura. Attraverso i ricordi di una famiglia, si ripercorrono le drammatiche vicende della pagina di storia più cupa del Paese delle Aquile.

ALDO RENATO TERRUSI è nato a Valona, in Albania, nel 1945, da genitori italiani. Dopo gli studi tecnico-scientifici, ha lavorato in enti di ricerca, collabora in qualità di consulente con alcune società e scrive su riviste specializzate. Ha la passione per l’archeologia, l’astronomia e la fotografia. Si diletta inoltre con la pittura e pratica il tiro con l’arco a livello agonistico.

lunedì 20 febbraio 2012

CHE MI SUCCEDE?

Tra un libro ed un incontro culturale
Stefano Donno mi aiuta ad emozionarvi anche con
un  po’ di musica e di poesia.
Questa canzone è stata fatta in varie versioni.
Qui a cantarla è Miucha e l'accompagna il grande Toquinho,
34 anni or sono.
Tradotta, sarebbe più o meno così:

CHE SARA’ CHE SARA’ (A FIOR DI PELLE)
di Chico Buarque di Holanda

Che sarà che mi succede
Che mi bolle dentro, che mi succede?
che affiora sulla pelle, che sarà?
e che sale sul volto e mi fa arrossire
e che salta agli occhi e mi tradisce
e che mi stringe il petto e mi fa confessare
quello che non c’è più modo di dissimulare
che non è giusto a nessuno rifiutare
e che mi fa mendicante, mi fa supplicare
ciò che non ha misura ne mai avrà
ciò che non ha rimedio ne mai avrà
ciò che non ha ricetta…
Ah, che sarà che sarà?
che accade dentro la gente e non dovrebbe
che disprezza la gente, che è ribellione
che è come l’acquavite che non sazia
che è come essere malati di una pazzia
che nemmeno i dieci comandamenti concilieranno
nemmeno gli unguenti solleveranno
neanche le fatture o le alchimie
neanche tutti i santi, che sarà?
quel che non ha riposo ne mai avrà,
quel che non ha stanchezza ne mai avrà,
ciò che non ha limiti…
Che sarà che mi succede,
che mi brucia dentro, che mi succede?
che disturba il mio sonno, che mi succede?
che tutti i tremori mi vengono ad agitare
che tutti gli ardori mi vengono ad attizzare
 che tutti i sudori mi vengono ad ammollare
 che tutti i miei nervi stanno a tirare
che tutti i miei organi stanno a gridare
e una paura folle mi fa implorare
ciò che non ha vergogna ne mai avrà
ciò che non ha governo ne mai avrà
ciò che non ha giudizio…

DA PERDISA POP … BE POP!


Perdisa Pop nel 2012 decide di puntare sul web, iniziando con la creazione di un blog letterario. Il blog si chiama be-pop ed è già on line (www.be-pop.it). Ospiterà articoli, narrativa e testi di approfondimento culturale, e ambisce a diventare un punto di riferimento qualificato nel panorama culturale italiano. Si comincia con tre racconti inediti di Gea Polonio, Silvia Tebaldi, e Domenico Trischitta. La nuova strategia è frutto di un processo spontaneo, per un editore da sempre interessato a proporre libri che possano davvero incontrare il gusto del pubblico a cui ci rivolgiamo, cioè lettori curiosi, attenti alle nuove tendenze e desiderosi di qualità. Nell'ambito di questa strategia rientra anche la decisione di ridurre la pubblicazione di novità nell'anno, ciascuna delle quali sarà un appuntamento irrinunciabile per i nostri lettori. La scelta nasce dalle ormai note difficoltà dell'editoria indipendente, costretta a fronteggiare un mercato sovraffollato ed eccessivamente caratterizzato dal libro più commerciabile, ma anche per meglio garantire a ogni singolo titolo la durata e la visibilità che merita.

Clicca qui per andare sul blog e leggere l'articolo di apertura di Antonio Paolacci, direttore editoriale di Perdisa Pop.

Michela Marzano per un giorno … libraia d’eccezione


Venerdì 24 febbraio alla Feltrinelli Point di Lecce in via Cavallotti 7/a dalle ore 16,30 alle ore 17,30 una libraia d’eccezione incontrerà i lettori fornendo i suoi consigli di lettura… Per chi vuole conoscerla direttamente, avere consigli e suggerimenti, scambiare pareri “letterari”, la può trovare in giro per la libreria Feltrinelli Point di Lecce, in un incontro eccezionale e unico nel suo genere… Di chi stiamo parlando? Di Michela Marzano, autrice per Mondadori di Volevo essere una farfalla. Inoltre sarà a disposizione per firmare le copie del suo libro.

Michela Marzano è un'affermata filosofa e scrittrice, un'autorità negli ambienti della società culturale parigina. Dalla prima infanzia a Roma alla nomina a professore ordinario all'università di Parigi, passando per una laurea e un dottorato alla Normale di Pisa, la sua vita si è svolta all'insegna del "dovere". Un diktat, però, che l'ha portata negli anni a fare sempre di più, sempre meglio, cercando di controllare tutto. Una volontà ferrea, ma una costante violenza sul proprio corpo. "Lei è anoressica" le viene detto da una psichiatra quando ha poco più di vent'anni. "Quando finirà questa maledetta battaglia?" chiede lei anni dopo al suo analista. "Quando smetterà di volere a tutti i costi fare contente le persone a cui vuole bene" le risponde. E ha ragione, solo che è troppo presto. Non è ancora pronta a intraprendere quel percorso interiore che la porterà a fare la pace con se stessa. "L'anoressia non è come un raffreddore. Non passa così, da sola. Ma non è nemmeno una battaglia che si vince. L'anoressia è un sintomo. Che porta allo scoperto quello che fa male dentro. (...) Oggi ho quarant'anni e tutto va bene. Perché sto bene. Cioè... sto male, ma male come chiunque altro. Ed è anche attraverso la mia anoressia che ho imparato a vivere. Anche se le ferite non si rimarginano mai completamente. In questo libro racconto la mia storia. Pensavo che non ne avrei mai parlato, ma col passare degli anni parlarne è diventata una necessità." Michela Marzano

Giù la maschera! al Cafè di Veglie


Prosegue la rassegna "Bookatini...in maschera", presso il Bar Cafè di Veglie (Via Italia Nuova, 24), con l'ultima giornata dedicata interamente al Carnevale.
Il Martedì Grasso di Bar Cafè, dopo gli appuntamenti con Franco Ungaro, e Paola Scialpi, sarà ancora dedicata al tema della maschera, questa volta con un punto di vista inedito dal titolo "Giù la maschera", dedicato all'intellettuale, all'artista, allo scrittore che intendono gettare la maschera e svelare se stessi e la propria produzione. Protagonisti della serata saranno gli scrittori e poeti Gianluca Conte (con una sua performance dedicata alla figura dell'intellettuale), Elio Coriano, Francesco Pasca, Francesco Carrozzo, Stefano Donno, Luciano Pagano. Tutti i presenti sono invitati a partecipare a questo incontro mascherati, 'realmente' o 'virtualmente'. Dopo la performance verrà presentato un inedito aperitivo d'autore a cura di Antonio Caputo, maestro di fornelli, e la sera proseguirà con una festa in maschera.
Nume tutelare della serata Pantalone. Maschera veneziana della metà del '500, rappresentante il tipico mercante vecchio, avaro e lussurioso. Questa figura era già presente nelle commedie erudite rinascimentali, ma la sua vera origine risale al personaggio del Magnifico che recitava nelle piazze accanto al servo Zanni, performando scene di grande comicità, che conquistarono i primi palcoscenici della Commedia all'improvviso o dell'arte.

domenica 19 febbraio 2012

FIGURINE (monologhi in versi). Poesie di Liliana Ugolini, LaRecherche.it


“Ti pieghi, batti gli occhi, hai pelle / di velluto e bocca aperta vibrata alle parole / seduto e in piedi stai, / volgi braccia / e mani che protendi come vero.”

Liliana Ugolini è nata a Firenze nel 1934, dove abita. Ha pubblicato diciassete libri di poesia in proprio e in collaborazioni: Il Punto, La baldanza scolorata, Flores, Bestiario, Fiapoebesie/vagazioni, Il corpo-Gli elementi, Celluloide, Una storia semplice, L’ultima madre e gli aquiloni, Marionette e miti, Pellegrinaggio con eco, Imperdonate, Spettacolo e Palcoscenico, A. Nera dalle Voyelles di Rimbaud, Mito e Contagio, Gioco d’ombre sul sipario, La pasta con l’anima.(ediz. Gazebo, Masso delle Fate, Polistampa, Stelle Cadenti, Campanotto, Esuvia, Morgana, Gierre Grafica. Quaderni di Pianeta Poesia.); tre in prosa La Pissera e Delle Marionette, dei Burattini e del Burattinaio (Rilettura fantastica del Teatrino)- Des Marionnettes-( Ripostes, Genesi, The Book Edition) e uno di teatro “Tuttoteatro” (Joker curato da Sandro Montalto). Da questi sono stati prodotti nove spettacoli andati ripetutamente in scena. Cura da 16 anni per “Pianeta Poesia” con Franco Manescalchi per il Comune di Firenze, la poesia performativa e la scrittura in scena. Per la poesia contemporanea ha curato con Franco Manescalchi l’antologia “Carteggio” ediz. Polistampa, Pianeta Poesia Documenti per il Comune di Firenze e Pianeta Poesia Documenti 2 Edizioni Polistampa. Collabora con l’Associazione Multimedia 91 all’Archivio Voce dei Poeti e fa parte del gruppo performativo “Cerimonie Crudeli”. Sul lavoro di scrittura e di teatro Sandro Gros-Pietro ha scritto un saggio antologico: “Liliana Ugolini Poesia teatro e raffigurazione del mondo”. Ediz Genesi. Partecipazioni a performances e mail art.


sabato 18 febbraio 2012

O QUE SERA - Jobim, Vinicius, Toquino, Miucha


In libreria Le ombre del demone di Eve Silver (Leggereditore)


L’antropologa forense Vivien Cairn teme di aver perso la testa per sempre. La sua libido è fuori controllo e il desiderio la rende cieca, tanto da provocarle una sorta di amnesia temporanea. Sarà l’intervento di un estraneo terribilmente sexy a farle realizzare che in gioco c’è molto di più della sua sanità mentale. E mentre un killer spietato miete una vittima dopo l’altra, e Dain Hawkins si fa strada tra piste indecifrabili e coincidenze troppo evidenti per essere ignorate, i due capiranno che forse i crimini che imperversano sono collegati agli strani comportamenti della donna. Ma questo non scoraggia Dain, che vorrebbe spingersi oltre con Vivien, e così lei dovrà confrontarsi con il peggiore dei suoi incubi, ma anche con una passione sconosciuta e senza limiti che riscriverà per sempre il suo destino. Cos’è più insidioso, l’oscurità di un demone o il terrore di perdersi fra le braccia dell’amore privo di freni?

Breve estratto: “Si sentiva soverchiata, esausta, nonostante la notte di sonno, e spaventata. Tutto quello che aveva nella sua vita era andato, le sue convinzioni sul mondo, la sensazione di sicurezza e di successo, la sua casa, forse persino la sua sanità mentale. In qualche modo, fra la sua casa rasa al suolo dalle fiamme e la sconvolgente notizia che una parte del mondo era popolata di demoni e stregoni, le era stata somministrata una doppia dose della cosa che le sfuggiva da mesi. Il suo problemino non era scomparso, anzi, peggiorava. La terribile verità era che, due notti prima, si era estraniata per dodici ore e le era successo di nuovo il giorno precedente, mentre Dain era fuori. Le ore antecedenti la mezzanotte erano per lei il buio completo. Quando si era ripresa si era ritrovata nel foyer dell’attico di Dain, con il portone spalancato e un graffio lungo e profondo sul braccio. Aveva i piedi nudi e gelati come se avesse camminato sulla neve senza scarpe.

Eve Silver ha letto il suo primo romanzo rosa quando era appena adolescente. Da allora è rimasta affascinata dalle storie d’amore piene di passione, forza, perseveranza e onore, storie che l’hanno accompagnata durante tutto il suo percorso. Ora insegna microbiologia e anatomia umana in un istituto superiore. Quando esce da scuola torna ai romanzi rosa, e alla vita familiare, coronata anch’essa da un lieto fine, come tutte le più belle storie romantiche. Nel 2011 Leggereditore ha pubblicato con grande successo Il bacio del demone, primo romanzo della serie Demon.

venerdì 17 febbraio 2012

MANI PULITE 20 ANNI DOPO di Gianni Barbacetto, Peter Gomez e Marco Travaglio. Prefazione inedita di Piercamillo Navigo. Memorie di un procuratore di Francesco Borrelli (Edizioni Chiarelettere)


Mani pulite, vent’anni dopo. Altro che storia passata, questo libro racconta l’Italia dell’illegalità permanente. Un documento storico che rimarrà per sempre sul tradimento della politica. La cronaca di fatti e misfatti parte da Milano, 17 febbraio 1992, arresto di Mario Chiesa, presidente del Pio Albergo Trivulzio: il primo tangentomane che fa tremare l’impero, a due mesi dalle elezioni. Saranno elezioni terremoto, quelle del 1992, stravinte dal partito degli astenuti (17,4 per cento) e dalla Lega nord. Intanto la Prima Repubblica va in galera ed è ancora solo superficie. Falcone e Borsellino trucidati a Palermo (e nel 2012 molti processi ancora aperti sulle stragi). Un anno dopo la corruzione è ormai un fatto nazionale, nessun partito escluso (70 procure al lavoro, 12.000 persone coinvolte per fatti di tangenti, circa 5000 arresti).
“L’Italia sta risorgendo”, saluta così l’anno nuovo il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Peccato che sia l’inizio del 1994, l’anno di Berlusconi e dell’inizio della restaurazione. Scatta l’operazione Salvaladri, con gli imputati che mettono sotto accusa i magistrati. È il mondo alla rovescia e gli italiani assistono allo spettacolo. Alcuni protestano, molti si abituano e finiscono per crederci.
Poi gli anni dell’Ulivo, della Bicamerale e dell’inciucio centrodestra-centrosinistra, che produce una miriade di leggi contro la giustizia: ad personas, ad castam e ad mafiam. Fino al 2001, che avvia il quinquennio della definitiva normalizzazione: il ritorno di Berlusconi, decine tra imputati e condannati di nuovo in Parlamento, le leggi ad personam, i reati aboliti, i giudici trasferiti... E poi ancora i due anni del secondo governo Prodi e i tre del terzo governo Berlusconi, che fra indulti e altre leggi vergogna ripiombano il paese negli scandali e nella crisi finanziaria. Infine il governo Monti, sempre in attesa di una seria legge anticorruzione, vent’anni dopo.

Gianni Barbacetto è giornalista de “il Fatto Quotidiano”. Per Chiarelettere ha pubblicato MANI SPORCHE (con Peter Gomez e Marco Travaglio, 2007) e LE MANI SULLA CITTÀ (con Davide Milosa, 2011).


Peter Gomez è direttore de “il Fatto Quotidiano” online. Per Chiarelettere ha pubblicato SE LI CONOSCI LI EVITI (con Marco Travaglio, 2008), IL BAVAGLIO (con Marco Lillo e Marco Travaglio, 2008), PAPI. UNO SCANDALO POLITICO (con Marco Lillo e Marco Travaglio, 2009), IL REGALO DI BERLUSCONI (con Antonella Mascali, 2009). Da ricordare anche il bestseller scritto con Lirio Abbate, I COMPLICI (Fazi 2007).


Marco Travaglio è vicedirettore de “il Fatto Quotidiano” e autore di inchieste di successo, molte delle quali firmate con Peter Gomez. Oltre a quelli già citati, ricordiamo i suoi libri più recenti: AD PERSONAM (Chiarelettere 2010), COLTI SUL FATTO (Garzanti 2010) e SILENZIO, SI RUBA (dvd+libro, Chiarelettere 2011) che raccoglie gli interventi della rubrica settimanale “Passaparola”, in rete ogni lunedì fino al settembre 2011. Dopo il successo di PROMEMORIA, 15 ANNI DI STORIA D’ITALIA AI CONFINI DELLA REALTÀ, è in scena nei teatri italiani con ANESTESIA TOTALE, PRIMO SPETTACOLO (POCO SPETTACOLARE) DEL DOPO-B, insieme a Isabella Ferrari. Dopo cinque anni di ANNOZERO, quest’anno prosegue la sua collaborazione insieme alla squadra di Michele Santoro con SERVIZIO PUBBLICO.

giovedì 16 febbraio 2012

La criatura di Tiziana Prontera (Youcanprint)


Così cominciò la storia di Fabiola. Non una persona qualunque ma una che ha vissuto senza alcune abilità mentali che tutti gli altri, in casa Bellisanti e fuori, possedevano. Non aveva le stesse capacità ricettive e i loro adeguamenti psicologici alla realtà esterna. Non concepiva i loro stessi pensieri, non aveva tutte quelle emozioni e, soprattutto, tutte quelle parole. La sua mente non generava il loro concetto di diversità, eppure lei era diversa. Una deficienza che presumibilmente avrebbe alterato in qualche modo il quadro regolare della famiglia, ma lei questo non poteva saperlo. Una persona straordinaria che ha visto il mondo con occhi piccolissimi, scorgendo appena gli aspetti essenziali e ignorando che un mondo grande e complesso le stava addosso e la toccava ogni giorno, in ogni momento. Una persona che non verrà mai dimenticata.

Tiziana Prontera è nata a Sava (Taranto) nel 1963. Appassionata narratrice ha partecipato con successo a concorsi letterari e ha collaborato al giornale Voce del Popolo di Taranto. Il suo primo romanzo è Il drago e il mare, pubblicato nel 2008 (Horizon Editrice).

Ritorno all’Occidente con l’On. Alfredo Mantovano


Lunedì 20 febbraio alle ore 19,00 presso il Lounge Bar Manhattan in via Salandra 2 a Lecce (accanto all’Hotel President) ci sarà l’incontro pubblico con l'On Alfredo Mantovano. Modera il dott. Gianluca Pasca (Vice Presidente dell’Ass. Kalos Manfredi Pasca). L'incontro avrà tra i temi previsti la crisi della Giustizia, la deriva della società di oggi, l'attuale situazione di emergenze e crisi socio-economiche nell’ottica della politica nazionale e locale. Si partirà da alcuni degli argomenti affrontati dall’On . Mantovano in una delle sue opere più interessanti che ha per titolo “Ritorno all'Occidente.” L'appuntamento sarà inoltre occasione per presentare alla collettività salentina e regionale, il progetto di conferenza permanente sul Salento, un contributo operativo che nasce dalla società civile e che può divenire motore di sviluppo per il territorio e non solo.
Scheda del volume - Il diario di un conservatore con incarichi di governo e di partito, coinvolto in prima persona nell’attualità politica. Questo libro tocca vari temi, dalla bioetica al terrorismo, all’immigrazione alla libertà religiosa, dalle radici cristiane dell’Europa alla dialettica fra politica e tecnocrazia, inoltre ha un preciso filo conduttore: l’intenzione di mostrare il perché si sceglie di essere conservatori, in Europa come negli Usa, evitando semplici scorciatoie.
«Se sia necessario o no elevare il criterio e il livello del fare politica in Italia e in Europa, se sia utile e importante lasciare il terreno della manovra chiusa e oligarchica per sollecitare il pieno corso di guerre culturali che ci portino a vivere in un mondo meno pacificato dal conformismo, giudicate voi. Per quanto mi riguarda credo di poter dire che, se la risposta è positiva, se qualcosa bisogna fare per dare radici alle libertà occidentali, è di questi materiali letterari e umani che abbiamo bisogno». Giuliano Ferrara - Direttore del "il Foglio" (dall'introduzione del libro)

martedì 14 febbraio 2012

San Valentino con Vinicius de Moraes





SONETTO DELL'AMORE TOTALE 
(traduzione di Giuseppe Ungaretti) 


Ti amo tanto, amore mio… non canta
II cuore umano con più verità…
Amo tè come amico e come amante
In una sempre diversa realtà.
Ti amo affine, di calmo amore pronto,
E da oltre ti amo, presente in nostalgia.
Ti amo, insomma, con grande libertà
Dentro l’eterno ed in ogni momento.
Come ama l’animale ti amo semplicemente,
D’amore privo di mistero e privo di virtù
Con un desiderio massiccio e permanente.
E di amarti talmente e di frequente,
Un giorno nel corpo tuo di repente
Avrò da morire di amare più che uno possa.

La cultura in Banca


 Giovedì 16 febbraio, alle ore 17.30, presso la sede di Banco di Napoli in Piazza Sant'Oronzo a Lecce, si terrà la presentazione del romanzo "Gli occhi di mia figlia" (Lupo Editore/edizioni aNordest) di Vittoria Coppola. Dialogherà insieme all’autrice e all’editore Domenico Saponaro. Sono previsti interventi musicali a cura di Elena Borlizzi. Il libro, eletto libro dell’anno 2011 dal sondaggio del Tg1, verrà presentato nella prestigiosa sede dell’istituto di credito, in una modalità del tutto inedita che prevede l’invito dei propri clienti, in particolare giovani.  Questa apertura straordinaria al pubblico vuole rappresentare la volontà del Banco di premiare chi ha svolto un lavoro meritevole nel campo della cultura.
Il Coordinatore del Mercato Lecce, Giuseppe De Lorenzo, ha accolto subito l’invito di dedicare un giorno a un libro, per clienti, dipendenti e tutti coloro che vorranno prendere parte all’evento: “Vittoria Coppola è un giovane talento, ci è subito piaciuta l’idea di restituire al territorio stesso in termini di visibilità e accoglienza una delle sue migliori espressioni; non escludiamo che questa possa essere la prima tappa di una serie di eventi simili dedicati non solo alla scrittura, ma all’arte e alle espressioni più importanti di questa terra”.
La Banca per un giorno diventa un luogo dove depositare interessi culturali e prelevare emozioni, sentimenti, storie. Come sostiene il direttore della filiale, Piero Luigi Balena, questo è anche un modo per riconoscere la vocazione alla qualità e al risultato della piccola e media impresa, categoria alla quale appartengono, come Lupo Editore, la maggior parte delle realtà che operano sul tessuto economico e sociale del Salento, “andare in banca, quindi, non soltanto per effettuare investimenti, prelievi o prestiti, ma anche per accrescere il capitale culturale e umano della propria persona”. Per l’occasione l’evento sarà ripreso anche dalla Web Tv del Gruppo Intesa San Paolo e poi diffuso nelle filiali di tutta Italia.

VITTORIA COPPOLA
Vittoria Coppola ha 26 anni, vive a Taviano (Le). È laureata in Lingue e Letterature Straniere, Comunicazione Linguistica Interculturale (Università del Salento, luglio 2010).
Attualmente lavora come receptionist presso un albergo di Gallipoli (Le).
Vittoria Coppola racconta di sé e del suo lavoro "È un lavoro che mi piace molto in quanto mi 'immerge' nella realtà turistica, che trovo stimolante e fondamentale per il nostro bellissimo territorio salentino.
La passione assoluta che muove le mie giornate è la scrittura. Lo scopo che mi prefiggo nel momento in cui inizio a riempire pagine di parole e sentimenti, è quello di emozionare, regalando a chi mi privilegia 'leggendomi' attimi personalissimi di evasione dalla realtà, ma anche, perché no, arricchimento della stessa. Confido sempre nella bellezza dei sentimenti e perciò, quando qualcuno reputa banale il parlare d’amore, io sorrido, e vado avanti per la mia strada."

Ingresso libero


“GLI OCCHI DI MIA FIGLIA”, Vittoria Coppola, 12 €, Isbn: 9788896742600

Greenwitch Village Ice Tea di Costanza De Cillia (Youcanprint, Tricase)


“La poesia è morta, ed io ne sto ancora scrivendo.”. Qui il cuore non c’entra nulla, anzi … se non ci fosse sarebbe una sofferenza in meno! “Greenwitch Village Ice Tea” il nuovo lavoro poetico di Costanza De Cillia, non ha mezzi termini: o si odia o si ama, senza se e senza ma! Lei, poetessa e sacerdotessa che ama giocare con le invenzioni dell’ignoto, prende per mano il Caos e lo trasforma in Caso, trasforma i sentimenti vili in oro purissimo, gioca con l’Amore e la Morte, sorride agli angeli, diventa complice dei reietti … perché questa poetessa che sa quanto fango ricopre i fiori più belli, vuole essere poetessa, vuole lavorare la parola e le immagini che essa evoca per fare il passo più lungo della gamba e addirittura diventare veggente. Questa poetessa sa e lo dice con quanto fiato ha in gola, che la strada è lunga e impervia, e che le sofferenze sono enormi, a volte insostenibili, ma … sa, in cuor suo che bisogna essere forti, che bisogna essere consapevoli di essere nati poeti , e vati, e che talvolta per spiccare il volo occorre rinnegare anche se stessi e l’altra metà del cielo!

lunedì 13 febbraio 2012

Cromie d’inganni e finzioni. Live Performance di Paola Scialpi
















Dopo l’incontro con Franco Ungaro e il suo viaggio nella “Lecce sbarocca”, e dopo l’incontro con il performer e scrittore Francesco Pasca, continuano le attività culturali di “Cafè” a Veglie, in Via Italia Nuova 24 per il mese di febbraio. La rassegna dal titolo “Bookatini … in maschera!” continua la sua programmazione il giorno 15 febbraio 2012 a partire dalle ore 21,00. L’appuntamento dal titolo “Cromie d’inganni e finzioni” vedrà la performance pittorica live dell’artista Paola Scialpi, che creerà per l’occasione dei percorsi pittorico/informali ispirati alla maschera di Arlecchino. L’artista leccese ha scelto proprio Arlecchino come nume ispiratore della serata, per delle peculiarità proprie della maschera che l’avvicinano al mondo inquieto e straordinario della pittura e della creazione estetica.  La maschera di Arlecchino, ha origini molto più antiche del 1500. In effetti il personaggio pare legato fortemente ad un entità singolare: nel XII secolo Orderico Vitale nella sua Historia Ecclesiastica scrive di una familia “Herlechini” (un corteo di anime)  guidata da questo Arlecchino, un’entità spirituale gigantesca, oppure si può ricordare l'Alichino (nome molto simile al nostro Arlecchino) dantesco che appare nell'Inferno come capo di una schiatta diabolica. L’impeto “diabolico” dell’Arte rivive dunque nelle irriverenze e nella folle e diabolica giocosità di Arlecchino.

Paola Scialpi, artista salentina, ha esposto nella sua carriera nelle più importanti gallerie d’Italia: dallo Studio D’Ars di Milano alla Galleria d’Arte La Scaletta di Matera. A livello internazionale ha esposto negli Emirati Arabi Uniti presso lo Shariah Art Contemporary Museum, e a New York presso la Broadway Gallery. Autrice di saggi sull’intercultura, sue opere appaiono su diverse edizioni dell’Art Diary di Flash Art, e di recente è stata inserita nel catalogo curato da Luciano Caramel per Giorgio Mondadori dal titolo “Mille Artisti a Palazzo”. Attualmente dirige l’Overeco Academy e Workshop.

Un’eco di voci e risate di Serena Simoncini (Youcanprint, Tricase)




















15 anni di aneddoti legati all’applicazione delle Tecnologie nella scuola secondaria di 1° grado. Serena Simoncini, nata a Firenze il 22 Agosto 1951, ha insegnato Matematica e Scienze presso la Scuola Secondaria di 1° grado “Mazzini-Gamerra” di Livorno; attualmente svolge per il MIUR incarichi di tutor ed esperta formatrice nell’area scientifica e delle innovazioni tecnologiche. Scrive e gestisce corsi on line per bambini, ragazzi e docenti.

domenica 12 febbraio 2012

Il linguaggio prima delle parole di Lynne Murray e Liz Andrews (collana Manuali, Mattioli1885)

 Perché alcuni bambini piangono più di altri? Qual è la tecnica migliore per aiutare il neonato a prendere sonno? E i giochi per divertirsi insieme? Ogni bambino è una creatura unica e straordinaria, con i propri gusti e con la propria particolare sensibilità. Imparare a comprenderlo fin dalla nascita, cogliendo ogni aspetto della sua esperienza, è sicuramente il modo migliore per prendersi cura di lui. Questo libro, frutto dell’esperienza di due professioniste del settore, è molto di più di un semplice manuale illustrato: accompagnati da un testo semplice e da tanti utili consigli, dei veri e propri racconti per immagini catturano tutti i segreti di un rapporto molto speciale, per imparare a capirsi ancor prima delle parole...
Lynne Murray è Professore di Psicologia dello Sviluppo all’Università di Reading, e Honorary Senior Fellow al Dipartimento di Psichiatria all’Università di Cambridge. Liz Andrews ha lavorato al NHS per più di 20 anni e dal 1996 al 2000 come ricercatore Health Visitor nell’Unità

L’America Latina tra sviluppo, dipendenza e diritti umani di Marta Vignola (Besa editrice)

 Per ricostruire la genealogia dell’attualità era opportuno partire dal Cile come case study. La necessità di ripercorrere la biografia cilena nasce dalla possibilità di osservare l’attuale crisi neoliberista globale da lontano, fin dal suo esordio. Il Cile è stato il primo Paese a sperimentare sul corpo sociale il fallimento delle teorie friedmaniane e a sopportare una duplice forma di impunità: quella legata alla violazione dei diritti umani commessi dallo Stato terrorista del dittatore Augusto Pinochet e quella legata alle conseguenze delle politiche neoliberiste.
Finora il continente latinoamericano è stato raramente considerato un possibile terreno di studio rispetto alle strategie politiche, economiche e sociali che sono state messe in campo tanto dagli attori istituzionali quanto dalla società civile, nonostante proprio nel cortile di casa nord americano la stessa crisi che sta attraversando oggi l’occidente sia passata quasi un decennio fa.
La crisi capitalista e i processi di globalizzazione nel continente desaparecido si sono trasformati in una opportunità di ridisegnare una forma di economia e di politica non finalizzata alla massimalizzazione del profitto ma alla produzione di un’etica sociale alternativa a quella del mercato.
Movimento Nazionale Imprese Recuperate, Indigeni, Piqueteros, Organizzazioni per i Diritti Umani, questo è lo specchio dove potremmo guardare, questo è ciò che il dopo neoliberismo ha prodotto, in parte, nella società latinoamericana. E lo potremmo fare iniziando anche a immaginare una decolonizzazione del pensiero, per imparare dal sud attraverso una epistemologia del sud. Un sud (o meglio una molteplicità di sud) non inteso come area geografica ma come metafora dei dominati e degli oppressi, come luogo in cui le conseguenze della globalizzazione sono state pagate in termini di povertà, arretratezza e sfruttamento. Un sud che però oggi è in grado di rovesciare un canone economico, politico, sociale ed epistemologico e ripartire verso forme di sviluppo indipendenti e autonome.

Marta Vignola si occupa da anni di tematiche relative alla tutela dei diritti umani con particolare riguardo all’America Latina oltre che di temi relativi alla sociologia politica e al diritto internazionale. Tra le sue pubblicazioni: A national way to international justice? International courts vs. national proceedings in Critical Review of Social and Juridical Sciences, Universidad Complutense de Madrid, n. 24, 2009; Situazione giuridica delle minoranze indigene in Cile in I diritti dei popoli indigeni, a cura di F. Marcelli, Aracne editrice, Roma 2009; Quale diritto nell’era della globalizzazione in Diritti dell’uomo – Cronache e battaglie (Organo dell’Unione Forense per la tutela dei diritti dell’uomo), n. 2, Roma 2008.