L’uomo è la creatura del desiderio, del bisogno, e questo si manifesta anche
nella volontà di voler rinnovare continuamente i suoi beni, di ristilizzarli,
di vederli proposti con un aspetto sempre nuovo. Così, nei più differenti
contesti culturali, più gli oggetti e le rappresentazioni che si istituiscono
intorno ad essi sembrano essere privi di una funzione pratica, più questi sono
ambiti dall’uomo e vengono investiti di significati simbolici. Il punto
d’intersezione tra “abito-corpo-cultura”, diventa una nicchia straordinaria di
sperimentazione dei linguaggi, dei significati di un universo immaginario di
molteplici scenari. Il ripercorrere le trame di tale idea apre un nuovo modo di
vedere gli attuali sconfinamenti e ibridazioni della moda e del design i cui
ambiti non sono più separabili, ma prendono avvio dal processo sociale e
mediatico in cui circolano forme e flussi e s’intrecciano con l'ambiente, i
media e la rete.
Roberta Ruocco, docente di Antropologia culturale ha vissuto a lungo
all’estero dove ha svolto attività di ricerca e insegnato in diverse università
straniere. La sua attività accademica si è svolta in Medio Oriente, in Nord
Africa e negli Stati Uniti. Nel 2007 è stata insignita dell’onori cenza di
Cavaliere della Repubblica Italiana per meriti conseguiti in campo accademico e
scientifico. Attualmente vive in Italia dove insegna Antropologia della moda e
del design presso l’Università San Ra‑ffaele di Milano.Quanta paura per
Alessandra, Giorgia, Carlotta, Elisabetta e Valeria. Non lo avrebbero mai
immaginato. Così di punto in bianco, come un fulmine che squarcia il cielo
all’improvviso. Non potevano crederci. Ste, la loro Ste, in coma! Cinque donne,
cinque vite diverse si raccontano al capezzale del loro amato fratello,
mostrando fragilità, desideri tenuti gelosamente nascosti, paure, frustrazioni,
angosce che mai e poi mai avrebbero detto a qualcuno. Il medico aveva detto
loro che la cosa migliore da fare era parlare e parlare e parlare con Ste,
perché questo l’avrebbe aiutata. E così han fatto subito, non calcolando però che
forse non proprio tutto sarebbe rimasto un segreto …
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