Per ricostruire la genealogia dell’attualità era opportuno partire dal Cile come case study.
La necessità di ripercorrere la biografia cilena nasce dalla
possibilità di osservare l’attuale crisi neoliberista globale da
lontano, fin dal suo esordio. Il Cile è stato il primo Paese a
sperimentare sul corpo sociale il fallimento delle teorie friedmaniane e
a sopportare una duplice forma di impunità: quella legata alla
violazione dei diritti umani commessi dallo Stato terrorista del
dittatore Augusto Pinochet e quella legata alle conseguenze delle
politiche neoliberiste.
Finora il continente
latinoamericano è stato raramente considerato un possibile terreno di
studio rispetto alle strategie politiche, economiche e sociali che sono
state messe in campo tanto dagli attori istituzionali quanto dalla
società civile, nonostante proprio nel cortile di casa nord americano la stessa crisi che sta attraversando oggi l’occidente sia passata quasi un decennio fa.
La crisi capitalista e i processi di globalizzazione nel continente desaparecido
si sono trasformati in una opportunità di ridisegnare una forma di
economia e di politica non finalizzata alla massimalizzazione del
profitto ma alla produzione di un’etica sociale alternativa a quella del
mercato.
Movimento Nazionale
Imprese Recuperate, Indigeni, Piqueteros, Organizzazioni per i Diritti
Umani, questo è lo specchio dove potremmo guardare, questo è ciò che il
dopo neoliberismo ha prodotto, in parte, nella società latinoamericana. E
lo potremmo fare iniziando anche a immaginare una decolonizzazione del
pensiero, per imparare dal sud attraverso una epistemologia del sud.
Un sud (o meglio una molteplicità di sud) non inteso come area
geografica ma come metafora dei dominati e degli oppressi, come luogo in
cui le conseguenze della globalizzazione sono state pagate in termini
di povertà, arretratezza e sfruttamento. Un sud che però oggi è in grado
di rovesciare un canone economico, politico, sociale ed epistemologico e
ripartire verso forme di sviluppo indipendenti e autonome.
Marta Vignola
si occupa da anni di tematiche relative alla tutela dei diritti umani
con particolare riguardo all’America Latina oltre che di temi relativi
alla sociologia politica e al diritto internazionale. Tra le sue
pubblicazioni: A national way to international justice? International courts vs. national proceedings in Critical Review of Social and Juridical Sciences, Universidad Complutense de Madrid, n. 24, 2009; Situazione giuridica delle minoranze indigene in Cile in I diritti dei popoli indigeni, a cura di F. Marcelli, Aracne editrice, Roma 2009; Quale diritto nell’era della globalizzazione in Diritti dell’uomo – Cronache e battaglie (Organo dell’Unione Forense per la tutela dei diritti dell’uomo), n. 2, Roma 2008.
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