“cavalle mie - strepitose nuvole / che non abbisognate d'unghie / né
d’unghie né di zoccoli / né di zoccoli o cielo / perché un girovagabondo
galoppo / voi prenda”
Ho ideato questa breve raccolta - che via via lentamente si è andata
componendo - spinta da ciò che spinge e muove da sempre il fare poetico:
l’osservazione, la constatazione di ciò che esiste, la contemplazione,
lo stupore, e poi la lunga dimenticanza e ancora l’osservazione, la
meraviglia, il rapporto cangiante fra ciò che appare e ciò che - di
quanto appare - non si conosce, ossia l’ignoto, l’inconoscibile e via
via, circolarmente ma anche spiralicamente. Non dissimile, credo, nella
sua origine, la passione dello scienziato, del biologo, del chimico, del
botanico, dell’astronomo. […]
(Dalla nota introduttiva dell’autrice)
Mariella Bettarini è nata nel 1942 a Firenze, dove vive e lavora. Ha
insegnato per venticinque anni nelle scuole elementari. Dagli anni
Sessanta ha collaborato a più di centocinquanta fra giornali e riviste
con scritti di critica e sui rapporti tra letteratura e società. Nel
1973 ha fondato il quadrimestrale di poesia “Salvo imprevisti”, che nel
1993 ha preso il titolo de “L’area di Broca”, semestrale di letteratura e
conoscenza. Dal 1984, con Gabriella Maleti, cura le Edizioni Gazebo.
Dal 1966 ha pubblicato una trentina tra libri e plaquettes di poesia
(tra cui si ricordano l’auto-antologia Tra lustri ed oltre, Poesie
vegetali, Delle nuvole, Asimmetria, Zia Vera – infanzia, Per mano d’un
Guillotin qualunque, Haiku di maggio, Nursia, con G. Maleti; La scelta –
la sorte, ecc.) otto di narrativa (tra gli altri: Psycographia, Amorosa
persona, La testa invasa, Il libro degli avverbi), oltre a due volumi
di saggi: Felice di essere (scritti sulla condizione della donna e la
sessualità) e, con Silvia Batisti, Chi è il poeta? (interviste a 33
poeti). È presente con prefazioni ed interventi critici in volumi di
poesia, antologie e saggi. Negli anni Settanta ha tradotto (su rivista e
in volume) scritti di Simone Weil. Assieme ai genitori di Alice
Sturiale ha curato Il libro di Alice (Polistampa, 1996; indi Rizzoli
1997; ristampe nella BUR) tradotto in varie lingue. Nel 2003 e nel 2004
Amelia Sucapane ed Alessia Orsini hanno discusso una tesi dal titolo
“L’opera poetica di Mariella Bettarini” rispettivamente presso
l’Università “La Sapienza” di Roma (relatrice Biancamaria Frabotta) e
quella di Chieti (relatore Giancarlo Quiriconi). Nel 2008, con Gazebo
Libri, ha pubblicato una autoantologia del suo lavoro poetico, dal
titolo A parole – in immagini (1963-2007). Nel 2010, con laRecherche.it,
ha pubblicato l’eBook Poesie per mia madre, Elda Zupo, liberamente
scaricabile al seguente indirizzo:
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