Dopo l’incontro con Franco Ungaro e il suo viaggio nella “Lecce sbarocca”, e dopo l’incontro con il performer e scrittore Francesco Pasca, continuano le attività culturali di “Cafè” a Veglie, in Via Italia Nuova 24 per il mese di febbraio. La rassegna dal titolo “Bookatini … in maschera!” continua la sua programmazione il giorno 15 febbraio 2012 a partire dalle ore 21,00. L’appuntamento dal titolo “Cromie d’inganni e finzioni” vedrà la performance pittorica live dell’artista Paola Scialpi, che creerà per l’occasione dei percorsi pittorico/informali ispirati alla maschera di Arlecchino. L’artista leccese ha scelto proprio Arlecchino come nume ispiratore della serata, per delle peculiarità proprie della maschera che l’avvicinano al mondo inquieto e straordinario della pittura e della creazione estetica. La maschera di Arlecchino, ha origini molto più antiche del 1500. In effetti il personaggio pare legato fortemente ad un entità singolare: nel XII secolo Orderico Vitale nella sua Historia Ecclesiastica scrive di una familia “Herlechini” (un corteo di anime) guidata da questo Arlecchino, un’entità spirituale gigantesca, oppure si può ricordare l'Alichino (nome molto simile al nostro Arlecchino) dantesco che appare nell'Inferno come capo di una schiatta diabolica. L’impeto “diabolico” dell’Arte rivive dunque nelle irriverenze e nella folle e diabolica giocosità di Arlecchino.
Paola
Scialpi, artista salentina, ha esposto nella sua carriera nelle più
importanti gallerie d’Italia: dallo Studio D’Ars di Milano alla Galleria
d’Arte La Scaletta di Matera. A livello internazionale ha esposto negli
Emirati Arabi Uniti presso lo Shariah Art Contemporary Museum, e a New
York presso la Broadway Gallery. Autrice di saggi sull’intercultura, sue
opere appaiono su diverse edizioni dell’Art Diary di Flash Art, e di
recente è stata inserita nel catalogo curato da Luciano Caramel per
Giorgio Mondadori dal titolo “Mille Artisti a Palazzo”. Attualmente
dirige l’Overeco Academy e Workshop.
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