martedì 5 giugno 2012

"Il libro delle parole altrimenti smarrite" di Sabrina D’Alessandro (Edizioni Rizzoli) all’ex Convitto Palmieri di Lecce.


Fidapa Lecce e Loft Gambero Rosso di Lecce organizzano per  mercoledí 6 giugno 2012 alle ore 18,00 presso l'ex teatrino del Convitto Palmieri  in Piazzetta Carducci a Lecce, la presentazione del libro di Sabrina D'Alessandro " Il libro delle parole altrimenti smarrite". Edizione Rizzoli. Introduce Salvatore Cosentino  (Giudice); saluti di Cristina Caiulo pres F.I.D.A.P.A. Sez di Lecce.  Letture di Carla Guido - attrice e operatrice culturale
“Il Libro delle parole altrimenti smarrite” di Sabrina D'Alessandro, prefazione di Stefano Bartezzaghi
C’è un modo straordinariamente rotondo per definire un uomo di bassa statura e alta considerazione di sé: «salapùzio». Una parola poco, pochissimo usata, ma colorita e sonora; quattro semplici sillabe capaci di contenere la complessità di un tipo umano, di raccontarla in modo sincero e immediato, trasformando una realtà sgradevole in allegra catarsi canzonatoria. Aspre o scioglievoli, enigmatiche o lampanti, le parole hanno la capacità di dare voce a cose che altrimenti non vedremmo, creando un’idea dove prima non c’era, e ci consentono di far risuonare la realtà in modo nuovo, diverso. Le parole non solo sono interessanti, ma soprattutto sono piene di bellezza. Dimenticarle, sostituirle, semplificarle è un po’ come appiattire la nostra stessa percezione della realtà, rinunciando a sfumature e colori che raccontano e trasformano l’identità delle relazioni umane. Ogni tanto fa bene concedersi un momento di «risquitto», così come variare con una «rùzzola» o un «raperónzolo» i soliti turpiloqui può giovare al fegato e portare la bile a essere meno commossa. Queste parole esistono anche per aiutarci a vedere e a vivere meglio; tornare a usarle, tornare ad apprezzarle e ad amarle non significa solo salvaguardare un patrimonio linguistico, ma alimentare la ricchezza, e l’allegria, del nostro immaginario profondo. (Sabrina D’Alessandro)
SABRINA D’ALESSANDRO, creativa pubblicitaria e fondatrice dell’Ufficio Resurrezione Parole Smarrite, da anni indaga le potenzialità espressive del linguaggio e coltiva una «collezione » di parole che rappresentano il filo conduttore della sua ricerca artistica e l’anima di questo libro.

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