La solitudine mi fa sentire padrona di me stessa.
M'invade una languida indolenza
che mi trascina per gli spazi dove cammino,
lentamente, come se il tempo si dovesse fermare.
La solitudine mi offre l'occasione
di godere della mia propria compagnia.
E' così che nascono i miei pensieri più profondi
e la mia ispirazione.
E' in questo modo che penetro nello spirito e divago,
vago per la luce delle mie riflessioni e concludo.
L'introspezione è un automedicamento.
Mi guarisce dai mali causati dalla moltidudine.
Prendo coscienza della mia unità
e che esisto.
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