"Quello che distingue le persone le une dalle altre è la forza di farcela, o di lasciare che sia il destino a farla a noi." Fernando Pessoa
giovedì 31 gennaio 2013
Giuseppe Calogiuri con il suo Tramontana (Lupo editore) al Cibo per la mente di Taranto
Venerdì 1 febbraio 2013 alle ore
19.00 al “Cibo per la Mente”
Caffè Letterario a Taranto (Via Duomo, Palazzo Gennarini), è prevista la
presentazione del nuovo libro di Giuseppe Calogiuri “Tramontana” edito da Lupo
editore. Dialoga con l'autore Stefano Donno.
Una inquietante sequenza di
oscure morti e sparizioni agita le acque di una tranquilla cittadina del sud
coinvolgendo indistintamente rampolli di buona famiglia, onesti professionisti
e modesti lavoratori. L’apparente gratuita casualità dei fatti mette in allerta
il fiuto di Michelangelo Romani, giornalista del Messaggero Quotidiano, e di
Sandro Gennari, direttore di TeleCittàUno, che decidono di investigare
nonostante la servile prudenza dei rispettivi editori quando l’indagine sembra
infastidire le poltrone di politicanti affaristi o turbare antiche coscienze.
Affiancati dalla fedele Carla, i due amici si mettono ostinatamente in cerca di
polverosi “scheletri” negli armadi più insospettabili, seguendo l’esile filo di
una traccia che appare sempre più sfuggente, in attesa del segnale anomalo
rivelatore. Cosa sa il vecchio colono Antimo? E chi è il cinico giustiziere? Un
giallo tutto salentino in cui lo studio delle atmosfere d’ambiente si sposa con
la scrittura elegante e il gusto della suspense.
Giuseppe Calogiuri - Nato a Lecce
e qui vive e lavora come avvocato specializzato in diritto d’autore e degli
artisti. Già cronista e reporter per quotidiani e riviste locali,
all’avvocatura associa l’attività di chitarrista blues e jazz. Scrittore sin
dall’età giovanile, ha esordito nella narrativa nel 2005 (premio “Corto
Testo”). Scrive su ogni pezzo di carta gli capiti tra le mani. Tramontana è il
primo romanzo della serie con protagonista il giornalista Michelangelo Romani.
Taranto (Taranto)
Cibo per la mente
ore 19:00
ingresso libero
Info. 099/4007520
lunedì 21 gennaio 2013
In libreria “Oltre lo specchio” di Nicolò Malaspina (Phasar Edizioni)
Matteo ha 22 anni, una madre
troppo sorda per potersi accorgere di lui, e un padre che da dieci anni se ne è
andato. La relazione affascinante e terribilmente irrazionale che ha con
Francesca finisce quando la ragazza decide di trasferirsi a Londra. Il tempo
inizia a esser lento e deleterio. La vita torna a essere quella di una volta,
quella noiosa e pesante che aveva vissuto sino a prima di incontrare quella
ragazza. L’unica soluzione è quella di andare a riprendersi Francesca, quella
ragazza che un tempo era capace di fargli respirare l’amore per lei e per il
mondo. Dopo aver fatto una scommessa con se stesso attraverso uno specchio,
Matteo parte. A Londra incontrerà gli estranei, il freddo, una ragazza di nome
Chiara, ma soprattutto incontrerà se stesso. Ritroverà lentamente i suoi
equilibri, le sue esigenze e i suoi bisogni, iniziando gradualmente ad
ascoltarsi, e a volersi bene.
Poco dopo capirà che la persona
che era andato a cercare non era la ragazza di cui era innamorato, bensì quella
che non amava: Matteo. La sua vita sta lentamente prendendo una piega migliore
quando, durante una chiamata con sua madre, la donna gli svela che il marito
l’ha chiamata dopo dieci lunghi anni, accendendo nella testa di Matteo il
desiderio di potersi riprendere anche lui.
"Oltre lo specchio" di
Nicolò Malaspina (Phasar Edizioni)
"Oltre lo specchio" di
Nicolò Malaspina (Phasar Edizioni)
2009, €12, ISBN:
978-88-6358-050-1, pp. 180
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venerdì 18 gennaio 2013
In libreria “Nelle ombre” di Maria Eugenia Fiscina (Phasar Edizioni)
Mery frequenta l’ultimo anno di
liceo scientifico. Il suo sogno è diventare anatomopatologa. Nel mese di
dicembre, però, succede qualcosa che sconvolge i suoi piani. Dastin, ragazzo
riservato dal fare misterioso, suscita in lei un interesse che li porterà a
vivere esperienze fuori dal comune. Un diario, al centro delle attenzioni di
entrambi e non solo, li trascinerà fra combattimenti e inganni in cui il
giovane si rivelerà desiderio e ossessione della ragazza. Una serie di omicidi
irrisolti fanno da sfondo portando Mery a vivere un incubo ove amore, odio,
reale e surreale si fondono in un unico limbo di perdizione.
Maria Eugenia Fiscina è nata a Buenos Aires nel 1987 e si è
trasferita in Italia, a Gorgonzola (MI), nel 1990. L’autrice ha da sempre
coltivato un interesse per la lettura e la scrittura tanto da aggiudicarsi, nel
2006, il secondo premio per la poesia ad un concorso letterario istituito
dall’UTL, nota università milanese. Attualmente è laureanda in lingue e
letterature straniere presso l’Università degli Studi di Bergamo. Ha
collaborato come giornalista in una piccola redazione di zona e nel tempo
libero ricopre il ruolo di regista-scenografa teatrale e cinematografica.
Ispirata dalla grande passione
per l’arcano e in particolare per i vampiri, corona il sogno di pubblicare
Nelle Ombre, il suo primo romanzo gotico contemporaneo.
"Nelle ombre" di Maria
Eugenia Fiscina (Phasar Edizioni)
"Nelle ombre" di Maria
Eugenia Fiscina (Phasar Edizioni)
2010, €12, ISBN:
978-88-63580-60-0, pp. 222
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giovedì 17 gennaio 2013
In libreria EL VACìO di Marta TORALDO (Lupo editore)
La poesia presentata in questa raccolta sembra essere dotata di vita
propria ovvero pare che una volta inchiodata alla pagina dall’autrice cerchi di
ritornare poi alla sua forma di totalità, che per un capriccio di chissà quale
gioco cosmico può tanto rivelarsi per sostanza che per spirito. Spazio e Tempo
sono due categorie che non appartengono a questa poetessa, che del romanticismo
non ne fa melancolia e lacrima, ma forza distruttrice di attivo nichilismo,
dunque incontenibile furia che consciamente sceglie di distruggere per
costruire. (Stefano Donno)
Marta TORALDO Nata in 1991. È nata a Maglie (Le) nel 1991. Vive e studia
a Lecce, dove frequenta l’ultimo anno della triennale di filosofia presso la Facoltà di Lettere e
Filosofia dell’Università. Ha pubblicato una raccolta poetica dal titolo Vie
Fuggitive i cui versi sono stati tradotti in inglese (ed. Icarolibri, collana
poetica “voli”, 2009). Alcune sono apparse in dicembre (2012) nella raccolta
antologica della Fondazione Mario Luzi di Roma.
mercoledì 16 gennaio 2013
In libreria "Vuoi vivere o sopravvivere?" di Raffaele Cammarota (Phasar Edizioni)
“Perché la vita è come uno
specchio: riflette il modo in cui ti rapporti ad essa. Se ne hai timore,
riceverai in cambio l’oggetto dei tuoi timori. Se inizierai a lottare contro di
essa sarà battaglia dura; se invece finalmente cederai e abbandonerai ogni
forma di lotta, allora saranno la vita, la gioia pura, l’abbondanza, la
felicità a correre verso di te”. Imparare l’arte di star bene con se stessi e
vivere felici. Questo primo coinvolgente libro di Raffaele Cammarota è un
manuale pratico-filosofico-spirituale su come provare a raggiungere l’armonia
di mente, corpo e anima. Su come avere una mente lucida e positiva; un corpo in
salute e pieno di energia; un’anima libera di seguire il proprio fine e
giungere alla piena realizzazione di sé.
Suggerisce chiavi fondamentali
per aprire porte da sempre chiuse dentro di noi, e riuscire finalmente a vivere
in armonia con noi stessi e con il mondo.
Per smettere di lottare contro
tutto e tutti, imparare ad accettare noi stessi, gli altri e gli eventi senza
giudicare, far crescere spontaneamente il seme unico che è in ognuno di noi. Un
libro illuminante che, alternando sapientemente linguaggio metaforico a consigli
pratici, accompagna il lettore verso la scoperta e l’accettazione di sé. Come
un buon sarto propone la stoffa migliore da usare, per poter poi lasciare a
ciascuno il compito di ritagliarsi l’abito su misura più idoneo per sé.
Per capire finalmente che la vita
vera e la felicità vera sono quelle cose che scorrono sotto i nostri occhi
mentre siamo occupati e distratti a raggiungere altro.
Raffaele Cammarota. Lucano di
nascita. Vive tra Scalea (Cs) e Satriano di Lucania (Pz). Comunicatore,
pubblicitario, docente e formatore. Una Laurea in Economia e Commercio
conseguita a “La Sapienza”
di Roma. Ideatore e direttore del progetto editoriale “Pianeta SUD”. Profondo
assertore dell’importanza del pensiero positivo e dello sviluppo personale,
studia e approfondisce le conoscenze in materia di comunicazione strategica,
motivazione, Pnl, autostima, scienza dell’alimentazione, biometereologia,
meditazione, filosofia Zen. Stile creativo, autoironico e anticonvenzionale.
Questo è il suo primo fondamentale libro.
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"Vuoi vivere o
sopravvivere?" di Raffaele Cammarota (Phasar Edizioni)
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"Vuoi vivere o sopravvivere?" di Raffaele Cammarota (Phasar
Edizioni)
2011, €15, ISBN: 978-88-6358-115-7, pp. 144, filosofia e psicologia
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martedì 15 gennaio 2013
In libreria "Schoolacciate" di Vincenzo Sibillo (Phasar Edizioni)
Ventidue brevi storie (…) sulla
scuola, vista con gli occhi di chi dapprima ne ha usufruito, come tutti, e da
qualche anno la fa. E non è la stessa scuola. Insegnare come si deve è
impegnativo, ma anche divertente. Infatti, nel mondo della scuola si aggira
un’umanità così originale ed esilarante, che non manca mai l’occasione per una
bella risata. Alcuni esempi di soggetti comici? Al primo posto senza dubbio gli
insegnanti, quelli convinti, i geni, i predicatori, quelli che propongono; poi
gli alunni, quelli furbissimi, quelli che sanno già, quelli con le scuse;
infine i genitori, quelli invadenti, quelli preoccupati, quelli che giurano, i
nostri e noi.
Vincenzo Sibillo, 36 anni, si
diverte ad insegnare lettere in un noto liceo milanese.
"Schoolacciate" di Vincenzo Sibillo (Phasar Edizioni)
2009, €10, ISBN: 978-88-63580-41-9, pp. 76
"Schoolacciate" di
Vincenzo Sibillo (Phasar Edizioni)
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In libreria CARMELO BENE, IL FENOMENO E LA VOCE di Antonio ZORETTI (Lupo editore)
“Ecco” - diceva Cesare Garboli -
“quello che a volte ci manca quando si sente parlare di Carmelo Bene in maniera
dotta e molto impegnata, oggi, è quell’esperienza degli anni ‘60 che, per chi
andava a teatro, vedeva non solo qualcosa di straordinario…un attore geniale,
ma la risata (non perché faceva il comico), una risata liberatoria, di uno che
faceva piazza pulita, distruggeva montagne di carta in un colpo di mano. Non
solo prendeva in giro i critici o le persone che pensavano di avere cultura
(avendone dieci volte di più lui), stralciando soprattutto il resto dell’intellettualità
italiana, ma faceva proprio piazza pulita di forme, valori, pseudovalori
culturali.”
Per questo è importante tornare a
riflettere sull’operato di Carmelo Bene, il quale è da considerare un fenomeno
culturale del XX secolo. A conferma e a testimonianza dell’oramai unanime
riconoscimento attribuitogli: essere considerato uno dei massimi artisti del
Novecento.
Antonio ZORETTI - Vive tra Lecce
e Bologna. Nel capoluogo emiliano durante gli anni Ottanta frequenta il corso
di Laurea DAMS della Facoltà di Lettere dell’Università. Segue sempre con
interesse lo sviluppo delle attività letterarie, teatrali e artistiche in senso
lato. Come operatore culturale, questo è il suo primo saggio su un autore.
lunedì 14 gennaio 2013
In libreria "Questo angelo caduto tra le mie mani" di Valeria Mazzucchelli (Phasar Edizioni)
La serenità di una famiglia si
rompe nel giorno più lieto. La nascita di una bella bambina è affiancata da una
mescolanza di situazioni che diventano un vero e proprio arcano. Il tempo
trascorre tra mille supposizioni in direzione di una sola e terribile verità.
Una delle malattie meno diagnosticate al mondo entrava a far parte del nostro
mondo. Mille perché e altrettante risposte sono inserite brevemente tra queste
pagine. Abbiamo imparato il vero e relativo valore del tempo e avuto la
sensazione che a volte si fermi. Spero sia così anche per voi aprendo e
leggendo questo laconico diario. Nel periodo successivo alla nascita di Siria
ho cercato di capire tante cose, ma non mi riusciva. Tra gli impegni quotidiani
mi prendevo due minuti per le “memorie”. In una stanza silenziosa mi rifugiavo
a scrivere un diario. Uscivo per un po’ dalla realtà, mi staccavo di dosso una
situazione che tuttora non riesco a definire in modo calzante e la riportavo a
grandi linee sulla carta. Solo poi ho deciso di pubblicarne il contenuto. Spero
di lasciarvi nel cuore un frammento dell’essenza meravigliosa che io sento e
vedo negli occhi di Siria.
"Questo angelo caduto tra le
mie mani" di Valeria Mazzucchelli (Phasar Edizioni)
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"Questo angelo caduto tra le mie mani" di Valeria
Mazzucchelli (Phasar Edizioni)
2009, pp. 78, €9.00,
ISBN: 978-88-63580-30-3
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In libreria LUCIA SOLIDORO, LA "SANTINA" DI GALLIPOLI Maria Antonietta MANCA (Lupo editore)
Da tutti gli scritti di Lucia
Solidoro possiamo dedurre che la
Serva di Dio ha passato la sua breve esistenza nella pratica
di una fede viva verso colui che costituiva la sua gioia. «Proprio in questo
momento mi metto a letto con la febbre: mi è successo come la notte del giovedì
santo e prego perché mi continuasse ancora», scriveva al suo padre spirituale.
Non cercava altro che la volontà
paterna del Signore e amando questa volontà, vedeva nelle sue sofferenze la
divina volontà. La serva di Dio trovava la sua gioia nella sofferenza.
Innumerevoli sono le testimonianze di questa esperienza di gioia nella
sofferenza che Lucia Solidoro offre nei suoi scritti. «Mi metto a fare
preghiera e penso che volevo curare di più Gesù quell’amore che... gli dico che
voglio soffrire e darmi una croce ancora più pesante. Il mio desiderio è quello
di essere messa in croce come lui, ma so che questo desiderio non lo posso
avere, allora voglio almeno immolarmi a te».
Maria Antonietta MANCA - Vive a
Nardò, nel Salento. Laureata in Lettere presso l’Università degli Studi di
Lecce, docente, si interessa di problematiche sociali e del territorio. Fa
parte dell’Associazione Italiana di Geografia.
In libreria La luce del sole di Octavia E. Butler. Traduzione di Marco Raspa (Fanucci)
Shori è una ragazzina colpita da
una forma di amnesia selettiva, condotta dalle sue stesse abilità a una
scoperta sensazionale: sopravvissuta alla strage della propria comunità, è in
realtà una vampira di cinquantatré anni geneticamente modificata per essere
immune alla luce del sole, la figlia perduta di un’antica razza di creature
semi-immortali, gli Ina, che vivono in misteriosa simbiosi con il genere umano.
Dopo il risveglio traumatico in una caverna, dimentica del proprio passato e
protetta dalla pelle scura, dovrà lottare per difendersi da chi vuole
annientarla definitivamente. L’ultimo capolavoro di Octavia Butler contribuisce
alla creazione di un nuovo modello di storie sovrannaturali, che si discosta
dal classico romance gotico per approdare a una più attuale declinazione di
fantascienza sociale.
Octavia Estelle Butler è la più
nota scrittrice afroamericana di fantascienza. Nata il 22 giugno 1947 a Pasadena, in
California, si definisce “confortevolmente asociale, una eremita nel centro di
Los Angeles, pessimista, femminista, uno strano miscuglio di pigrizia e
ambizione, di perplessità e sicurezza”. Nei suoi romanzi si raccontano i
conflitti razziali e tra i sessi, le difficoltà delle minoranze, la
segregazione dei ‘diversi’, alieni e terrestri. Butler ha ricevuto molti
riconoscimenti (anche al di fuori del genere): ha ottenuto il premio Hugo nel
1984 con il racconto Speech Sounds e di nuovo nel 1985 con Bloodchild (che ha
vinto anche il Nebula). Tra le sue opere più importanti ricordiamo il ciclo dei
telepati di Patternmaster e la trilogia della Xenogenesi. La parabola dei
talenti, seguito de La parabola del seminatore (Solaria 4, aprile 2000) si è
aggiudicato nel 2000 il premio Nebula.
domenica 13 gennaio 2013
In libreria LA BOTTEGA DEL RIGATTIERE di Paolo VINCENTI (Lupo editore)
“Ho iniziato a scrivere ché
volevo cambiare il mondo, volevo fare la rivoluzione, poi ho cercato di
cambiare il senso delle parole -troppo presto hanno iniziato a rovinarmi i
poeti francesi- volevo cambiare la vita ma scrivere è difficile, troppo lungo
l’apprendistato e non basta una vita...così ho iniziato a citare, riprendere,
trascrivere o alla peggio, copiare. Sicché la mia, ora, si può davvero definire
come una "bottega del rigattiere".”
Paolo Vincenti, giornalista e
scrittore, vive a Ruffano (Lecce). Suoi testi sono presenti su svariate riviste
salentine e sul web. Ha pubblicato: L’orologio a cucù (Good times), I poeti de
L’uomo e il Mare 2007; A volo d’arsapo (Note bio-bibliografiche su Maurizio
Nocera), Il Raggio Verde 2008; Prove di scrittura, plaquette, Agave Edizioni
2008; Di Parabita e di Parabitani, Il Laboratorio 2008; Danze moderne (I tempi
cambiano), Agave Edizioni 2008; Salve. Incontri, tempi e luoghi, Edizioni
Dell’Iride 2009; Di tanto tempo (Questi sono i giorni), Pensa Editore 2010.
venerdì 11 gennaio 2013
“Paesie. Minnifallarma” di Giovanni Di Rosa (Phasar Edizioni)
Giovanni Di Rosa è il poeta della “Paesia”, la
poesia che nasce dall’amore e dalla nostalgia per il proprio paese di origine.
Questo bellissimo neologismo, da lui coniato, è la sintesi perfetta della sua
esigenza espressiva. Contiene tutta l’ironia, la passione, l’intelligenza e la
sensibilità con le quali Giovanni ha saputo cantare la nostra Sant’Agata. Pur
da molto lontano, Giovanni ha sempre mantenuto un contatto emotivo con il luogo
dov’era nato e che purtroppo aveva dovuto lasciare. Tutti i suoi componimenti,
anche quelli apparentemente dedicati ad “altro”, si intuiscono ispirati alla
Sant’Agata dei ricordi. Il suo realismo sa essere struggente e potentemente
evocativo; la sua ironia ci mostra, rovesciati come in uno specchio, pregi e
difetti della nostra comunità, invitandoci a riflettere ma anche a ridere di
noi stessi. La carica morale che sprigiona dalle sue liriche colpisce e
istruisce con discrezione. Giovanni è probabilmente il solo che, attraverso la
poesia, ha saputo raccontare in modo così articolato della nostra identità…
Della gioia, del dolore, del senso dell’amicizia e della festa; dei ricordi e
della lontananza; del lavoro, della ricchezza e della povertà; ma anche degli
oggetti, degli animali e del paesaggio, e persino dei colori, dei suoni e dei
profumi che appartengono alla storia e all’essere di ciascun santagatese. Conoscendo
i sentimenti di Giovanni verso Sant’Agata, ho immaginato che il titolo,
Minnifallarma, scelto per questa raccolta, non gli sarebbe dispiaciuto.
Antonio Briguori – Associazione
Culturale Santagataviva
"Paesie. Minnifallarma"
di Giovanni Di Rosa (Phasar Edizioni)
2008, 12€, ISBN:
978-88-6358-009-9, pp. 124
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“Il giorno della fioritura” - Luciano Pagano (Ebook Musicaos.it)
"Il giorno della fioritura" - Luciano Pagano (Amazon.it)
Così scriveva Luciano Pagano, nel
suo romanzo d'esordio, intitolato "Re Kappa", pubblicato nell'anno 2007:
"Due giorni fa sono stato al Fondo, c'era un concerto di pizzica pizzica,
ieri è stato un giorno terribile, mi sono successe un sacco di cose, se potessi
sospendere il romanzo scriverei il racconto della giornata di ieri, ora dopo
ora, con tutto quello che è successo, mi solleverei la coscienza dal furto con
scasso e staccherei la spina dal romanzo che oramai ho deciso di non pubblicare
più con Gastone Gallo né con altri.". Il 'Fondo' in questione era il
"Fondo Verri", di Piero Rapanà e Mauro Marino, crocevia di storie,
teatro, narrazioni, musica, spettacolo, sperimentazioni, immagini, cultura,
tradizione, suoni e visioni, novità, luogo storico con le radici nella città di
Lecce e i rami che ancora oggi arrivano in tutto il mondo. In quel luogo imaginifico,
dalla fine degli anni novanta, l'autore approda mentre muove i primi passi nel
mondo della scrittura, elabora una personale visione del mondo fatta di
metissage e influenze, cultura e condivisione, ma soprattutto 'gioco' di
saperi.
"Il giorno della fioritura",
scritto in parallelo al suo primo romanzo, cerca di restituire, così come l'ha
vissuta il protagonista, l'atmosfera di quel periodo, gli incontri, le persone.
È venuto il momento di pubblicare il resoconto di quel giorno, è venuto il momento
di descrivere, ora per ora, che cosa accadde, in Salento, quel 16 giugno del
2005. Un 'giorno particolare' per un periodo particolare, nel quale il Salento
fa da sfondo alle vicende del protagonista, appena uscito da un licenziamento
bianco e pronto per raccogliere le proprie forze e contrastare la realtà di un
precariato, quello salentino, che da dieci anni non conosce momenti di crisi.
"Il giorno della
fioritura" è (anche) una dichiarazione d'amore nei confronti di uno degli
scrittori preferiti dal protagonista, James Joyce e del suo capolavoro,
l'Ulisse, che si
svolge proprio nel 16 giugno del
1904, esattamente un secolo e un anno prima degli eventi narrati ne "Il
giorno della fioritura".
Gli ebook di Musicaos.it
"Il giorno della
fioritura" è il quinto degli ebook di Musicaos.it, la rivista elettronica
che Luciano Pagano dirige dal 2004. Dopo anni dedicati alla pubblicazione di
racconti, poesie, interventi critici e romanzi 'elettronici', scritti da decine
e decine di autori, nel settembre del 2012 inizia la pubblicazione degli ebook
di Musicaos.it, su Amazon, con "Il romanzo osceno di Fabio", primo
romanzo italiano scritto interamente in tweet, seguito poi da un'antiguida,
"È facile smettere di scrivere, se sai come farlo!", da Mignotta
(graphic novel di Giovanni Matteo ispirata a un soggetto di Pier Paolo
Pasolini, con postfazione di Luciano Pagano), e dalla versione bilingue del
primo ebook pubblicato, intitolata "The obscene novel of Fabio – bilingual
version". (per saperne di più sugli ebook di Musicaos.it clicca qui:
http://lucianopagano.wordpress.com/ebooks/)
Un estratto.
"Intanto Soldati borbotta
qualcosa e, quando si toglie dal volto l'asciugamano, vedo che non ha più la
lunga barba che si faceva crescere da due anni. Non ha resistito alla tentazione
di tagliarsela, per vedere che cosa c'era sotto. Sì, Soldati è uno dei pochi
scrittori che vive la sua autobiografia." (Ennio Flaiano, Diario Notturno)
Ore 16.00/17.00
[...] Questa volta mi sveglio. Il
sogno è finito. Mancano trenta minuti alle diciassette. Mi voglio fare una
doccia, fa ancora più caldo. Abluzione del corpo, doccia calda, barba rasa -
sono mesi che indosso un paio di baffi nei quali oramai non mi conosco più -
capelli, acqua calda, fresco fuori, caldo dentro. Ho preso l'abitudine di farmi
la doccia a quest'ora, è l'unico momento della giornata in cui riesco a
rilassarmi sotto lo scroscio di acqua caldissima, anche a giugno. Il
ventilatore in camera da letto rimane acceso, non c'è tempo per dormire nemmeno
dieci minuti di più. Sono quasi le cinque, accompagno in ufficio la mia
ragazza. Dopo aver smesso di fumare mio padre si riprese. Ritornò a lavoro come
se nulla fosse. Nemmeno due giorni dopo ritornò a casa, entrò, agganciò il
cappello al muro e buttò sul tavolo dell'ingresso/salotto una busta. Una
confezione di Victors-Respira-Vivo da un chilo. Capisco di essere condannato a
ripetere in eterno ritorno tutto ciò che è successo anche a lui, e al riguardo
ho una teoria personale. Quando ero piccolo io e mio padre ci incrociavamo la
sera tardi durante i giorni feriali, e, nei fine settimana, poche volte, è come
se in quelle poche volte che ci siamo scontrati mi siano rimaste impresse
alcune cose che adesso cerco di replicare, il tutto senza alcuna ansia d'Edipo,
forse ho fumato per dieci anni per avere la soddisfazione di smettere e
mangiare caramelle balsamiche, come un ossesso.
Da quando ho deciso di smettere
ogni notte è un alzarsi alle tre oppure alle quattro, con lo stomaco in
subbuglio e questa palla di aceto nella gola. Ho cominciato a fumare perché non
avevo niente di meglio da fare. L'ho detto, a filosofia fumavano anche i muri,
se un edificio potesse trasmettere un segnale, come un'antenna, se avesse una
sua vita propria, con i suoi tic, le abitudini, allora il "Parlangeli"
- come si chiama abbreviando - sarebbe un fumatore incallito, con le sue pareti
in lega di alluminio e cemento armato, sulle quali si è appoggiato a strati lo
smog dei miei ultimi dieci anni - il liceo che frequentavo è proprio qui dietro
- le scale a chiocciola, con gli studenti seduti, ognuno con un libro aperto,
ognuno con la sua sigaretta che pende dalle labbra, le rampe di scale come
bronchi infiammati, gli studenti come alveoli, i mozziconi lasciati cadere e
nascosti con la punta della scarpa perché non se ne accorga chi sale o chi
scende le scale e trova qualcuno seduto e si scosta per non inciampare addosso
ai pensieri. Quando ero iscritto al primo anno di corso non c'era nessuno che
si sarebbe permesso di vietare il fumo all'interno dello stabile, al Parlangeli
era impossibile non cominciare a fumare, non sarebbe bastato un esercito.
C'erano le mattine passate a fumare fuori dell'aula di un professore, in attesa
di concordare il programma d'esame, le mattine passate a fumare fuori della
biblioteca al piano terra, insieme al bibliotecario, dopo aver preso in
prestito un pacco di libri, le mattine di primavera, dopo che avevi appena
bevuto un caffè al bar e ti mettevi lì, sul piazzale antistante, con i
professori e gli studenti che arrivavano in bicicletta. La filosofia assomiglia
a qualcosa di umano che soltanto in un posto del genere può continuare ad
essere trasmesso con quel minimo di metodo necessario per capire che fuori,
fuori dal Parlangeli, le persone non capiscono un cazzo. That there That's not
me [....]
Luciano Pagano
Luciano Pagano, nato nel 1975,
vive a Lecce. Laureato in filosofia con lode nel 2002 (Edipo e Potere.
Dall'Anti-Edipo alla Società del Controllo), dal 2004 dirige la blogzine
"Musicaos.it". Ha pubblicato due romanzi "Re Kappa" (Besa Editrice,
2007) e "È tutto normale" (Lupo Editore, 2010), oltre a numerosi
racconti, articoli, interventi critici.
Info
"Il giorno della
fioritura", Luciano Pagano, 2013, Musicaos.it, pp. 120, €3
disponibile qui http://tinyurl.com/am8mx4h
e qui
email:
ebook[at]musicaos[punto]it
giovedì 10 gennaio 2013
"La stella nel pozzo" di Sandro Medei (Phasar Edizioni)
La storia, ambientata a cavallo
tra l’Ottocento e il Novecento, si sviluppa attraverso i meravigliosi scenari
delle Prealpi, della pianura lombarda e del suo capoluogo circondato dai
navigli di cui si è quasi persa la memoria. Giuseppe Ottoni, detto Pinin, nasce
nel 1870 in
una piccola località della provincia milanese, nel periodo in cui la
rivoluzione industriale si sovrappone alla tradizione rurale della campagna
lombarda. L’interesse per le vicende politiche del territorio in cui vive e la
prima esperienza sentimentale con Irina, scateneranno il conflitto tra il
giovane Ottoni e Gerd, il sovrintendente della filanda presso la quale lavora,
che ha deciso di prendere in moglie la ragazza. La posizione sociale del
sovrintendente ha il sopravvento sui sentimenti dei due giovani e Pinin, dopo
avere aggredito il potente rivale, è costretto a lasciare il suo paese per
sfuggire alla sua vendetta. Irina, ormai rassegnata al matrimonio con Gerd,
scopre di portare in grembo il figlio di Pinin che scomparirà in circostanze
misteriose a poche ore dalla nascita. Il periodo del ventennio fascista vede
Luigi, unico figlio maschio di Pinin, sposare gli ideali del regime e trovarsi
di volta in volta contrapposto allo spirito indipendente del padre. Alle soglie
del duemila un diario trovato tra le cianfrusaglie di una cantina aiuterà
Cecco, nipote di Pinin, a scoprire il mistero del bambino che suo nonno e Irina
si sono portati nella tomba.
Sandro Medei nasce nel 1959 a Treia; vive a Cassina
de’ Pecchi e svolge la sua attività professionale presso un’azienda
multinazionale leader nel settore dell’informatica. La passione per i viaggi e
per la ricostruzione storica dei luoghi e degli eventi del passato ha stimolato
la realizzazione di questo romanzo, che fonde una trama frutto della fantasia
dell’autore con avvenimenti storici realmente accaduti.
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"La stella nel pozzo"
di Sandro Medei (Phasar Edizioni)
"La stella nel pozzo" di Sandro Medei (Phasar Edizioni)
2011, €15, pp. 322,
ISBN: 978-88-6358-110-2
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venerdì 4 gennaio 2013
"La casita azul" di Anna Maria Ariaudo (Phasar Edizioni)
Amore, favola, arte e cucina, avventura e viaggi,
mistero, speranza, attesa, gioia e pianto, presente e passato… e il profumo
intenso e seducente delle colline toscane. Tutto racchiuso in un romanzo da
leggere d’un fiato. Anna Maria Ariaudo nasce a Torino il 10 luglio 1957.
Diplomata Perito Aziendale Corrispondente in Lingue Estere, sposata, con un
figlio, vive a Buttigliera Alta in provincia di Torino. Amante della natura e
degli animali, divide la sua vita tra la famiglia, il lavoro di impiegata di
banca e le sue tante passioni creative, prima fra tutte la scrittura. I libri
sono una porta sull’infinito, leggerli per me è come attraversare il confine e
approdare nell’isola della serenità, scriverli significa vivere su quell’isola
in compagnia delle emozioni e della fantasia.
"La casita azul" di Anna Maria
Ariaudo (Phasar Edizioni)
"La casita azul" di Anna Maria
Ariaudo, 2011, €13, ISBN: 978-88-6358-088-4, pp. 278
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