giovedì 28 febbraio 2013

“Altre storie incompiute” di Andrea Di (Phasar Edizioni) | @lucianopagano - musicaos.it

“Altre storie incompiute” di Andrea Di (Phasar Edizioni) | @lucianopagano - musicaos.it

“LE SALENTINE” & “MERCATI GENERALI” in tour da venerdì 1 a domenica 3 marzo 2013

Inizia il nuovo tour Venerdì 1 marzo dalle ore 21.00, presso Corte Santa Lucia in via Santa Lucia 46, a Nardò; prosegue Sabato 2 marzo dalle ore 20.30, presso il Gusto diVino in piazza Don Tonino Bello 52 ad Alessano; e si conclude domenica 3 marzo al Lingua Loca di Martano in via XX Settembre, sulla Villa Comunale dalle ore 21.00. Tre serate all’insegna del racconto e della musica: andrà in scena lo spettacolo “Mercati Generali”, preceduto dalla presentazione de “Le salentine” carte da gioco.

“Mercati generali” è un viaggio divertente che congiunge due mondi diversi, il Salento e Roma, animato dai sogni di due ragazzi alla fine degli anni ’70, ambientato nella notte che vive e lavora, mentre le città dormono ignare. “Le Salentine” carte da gioco sono un intero mazzo disegnato a mano, ideato da B22 in collaborazione con Kurumuny che ha curato la produzione, firmato dalla prestigiosa azienda “Modiano S.p.a.”, che ne conferma l’eccellenza qualitativa. Trait d’union fra i due momenti sarà ‘u Papadia che, prima dello spettacolo, racconterà le “sue” storie da osteria: aneddoti, curiosità e ricordi di quando ragazzo frequentava la bottega dei genitori.
Pur nella loro diversità “Mercati generali” e “Le Salentine” raccontano un mondo popolare operaio e contadino che trova una sintesi grafica nelle carte da gioco e una musicale nello spettacolo imbastito dai due cantastorie.

LE SALENTINE - Quattro storie in quattro semi

Le Salentine nascono dal desiderio di creare un mazzo di carte da gioco legato al territorio e alla sua storia pur mantenendo una giocabilità pari a quella delle carte regionali napoletane, a cui si ispirano e di cui conservano la peculiarità dell’aspetto cromatico. Il mazzo è composto da quattro semi che si richiamano alla tradizione e ne diventano sintesi simbolica: le brocche (per le coppe), i lecci (per i bastoni), le tarante (per i denari) e le zappe (per le spade). Le figure del nove e del dieci sono di nuovo impianto: al posto del cavallo e del re ci sono rispettivamente l’asino, omaggio alla cultura contadina, e il santo. Gli abiti delle figure dell’otto e del nove di tutti i semi sono ispirati alle illustrazioni dei costumi tradizionali del 1700 di vari comuni salentini. Le Salentine sono state stampate da Modiano e prodotte da Kurumuny. Il progetto si completa con un sito internet www.cartesalentine.it, ricco di approfondimenti storico-artistici sulla costruzione dei quattro semi. C'è poi una sezione chiamata racconti da osteria che raccoglie, attraverso testimonianze dirette, preziose informazioni aneddoti e curiosità, offrendo uno spaccato dei contesti sociali e conviviali dove si praticava il gioco delle carte.


MERCATI GENERALI - “La luna gira il mondo e voi dormite” (Matteo Salvatore).

Da un’idea di Umberto Papadia, nasce “Mercati generali”, un racconto musicale delle esperienze di vita di due ragazzi, ‘u Papadia – salentino – e Guitarmando – romano – divisi da centinaia di chilometri, ma accomunati dalla passione per la musica e dalla loro esperienza lavorativa ai mercati generali rispettivamente di Lecce e di Roma. I racconti si intrecciano con le note e con il ritmo: i veri protagonisti sono la musica, la notte e il lavoro. Una storia coinvolgente, emozionante, tratta dalle reali esperienze vissute e messa in scena attraverso racconti, canzoni e strumenti di ogni tipo: chitarra, cavaquinho, tamburello, marranzano, armonica, springdrum, traccole, trombette, kazoo, pentole e buatte. Lo starter della performance è dato dalla voce minacciosa della Sora Mirella (la mamma di Guitarmando: «Armá hai fatto i compiti? Guarda che si nun studi te manno a lavorà ai Mercati Generali eh!...» E non l’avesse mai detto! Perché ne succederanno di tutti i colori...


Umberto Papadia, in arte ‘u Papadia: Salentino del Capo di Leuca, esule sin dalla nascita, virtuoso del tamburello, percussionista autodidatta ed eclettico cantastorie. Autore del progetto folk rock “La Peronospera”, e della “filosofia furese” a esso associata. Reduce del successo della scorsa estate con oltre 30 concerti in Salento e un Festival dedicato al suo progetto, “L’alba della Peronospera”. È stato percussionista e vocalist di Teresa De Sio dal 2004 al 2011. Vanta collaborazioni con nomi illustri italiani e internazionali, tra i più noti: Lucilla Galeazzi, Ambrogio Sparagna, Nando Citarella, Uccio Aloisi, Arakne Mediterranea, Mike Mainieri, Hector Zazou.

Armando Serafini, in arte Guitarmando: Romano della Garbatella, portatore di quella romanità ormai in via d’estinzione. Chitarrista e percussionista appassionato di strumenti etnici. Produttore naturale di groove, in grado di far suonare qualsiasi oggetto a sua disposizione. Inventore del nocche'n'roll dapprima sulla Ciquita Grooving Box, e poi sulle sue evoluzioni successive: la Guitarmandrum e il Rullandoro. Umberto e Armando collaborano da oltre 5 anni.


Info:
upapadia@gmail.com | 338 681488
www.cartesalentine.it

info@kurumuny.it | 3299886391

martedì 26 febbraio 2013

“Se Hank avesse incontrato Anaïs” (nuova versione dei fatti, 2013). Disponibile in versione digitale su Amazon



“Il romanzo d’esordio di Stefano Donno, pubblicato nel 1999 e qui presentato in una nuova versione riveduta dall’autore, è un pugno nello stomaco, un oltraggio alle buone maniere, o, più semplicemente, una delle storie d’amore più intense e struggenti che siano state mai raccontate, semplicemente perché i due protagonisti Charles Bukowski e Anaïs Nin, rappresentano due mondi distanti e due modi diversi di intendere la scrittura, la poesia, la sessualità, la vita.” (dalla prefazione, di Luciano Pagano)

"Stefano Donno, poeta, scrittore, autore di decine di libri, raccolte di poesie, interventi critici e romanzi, sul finire degli anni novanta era già uno dei giovani ‘agitatori’ letterari pugliesi più attivi, coordinava il periodico S/PULP ART FACTORIES e esordiva con la sua prima raccolta di versi “Sturm and Pulp”, introdotta da Tommaso De Lorenzis. “Se Hank avesse incontrato Anaïs” è il suo primo romanzo. Oggi, rileggendolo a distanza di quattordici anni, mi rendo conto che questo testo non ha perduto nulla della sua freschezza e della sua carica evocativa, ancora oggi è un poetico pugno nello stomaco, quello che ti prende quando raccogli i pezzi di una storia d’amore assurda e la spieghi dall’inizio. Il meccanismo narrativo è coinvolgente, bastano poche pagine per restare incollati, prima al Bukowski personaggio, poi all’innamorato irrequieto che non vuole ammettere i propri sentimenti, crudi e allo stesso tempo sinceri. Ma d’altronde chi, leggendo tra le righe le poesie dell’autore americano, non si accorge che dietro tanta brutalità si nasconde un’anima grande? L’azzardo di Donno si concretizza nell’ipotizzare una relazione tra due astri della letteratura del secolo scorso; ma è anche vero che tutto incomincia e termina come una pellicola, come un film hollywoodiano, conservando il taglio cinematografico delle sequenze, la rapidità, le inquadrature e i passaggi di scena. L’autore sembra quasi volerci comunicare che si tratta di una fiaba, una favola sporca raccontata con gli strumenti della contemporaneità, facendo incontrare un’ambizione pulp e post-moderna insieme a un ritmo definito, quello del film."

Stefano Donno (1975) si è laureato nel 2005 in Filosofia presso l’Università degli Studi di Lecce. Sue poesie sono inserite in numerose antologie e suoi articoli e saggi sono apparsi su importanti riviste nazionali e internazionali. Attualmente, con Luciano Pagano, è OverecoAgenzia.

Pubblicazioni: Sturm and Pulp (Lecce, 1998); Edoardo De Candia, considerazioni inattuali (Lecce, 1999); Se Hank avesse incontrato Anais (Pensa Multimedia, 1999); Monologo – + (I Quaderni del bardo, 2001); Sliding Zone (Pensa Multimedia, 2002); L’Altro Novecento – giovane letteratura salentina dal 2002 al 2004 (Luca Pensa Editore, 2004); Ieratico Poietico (Besa Editrice, 2008); Dermica per versi (Faloppio, 2009); Mendica Historia (Lecce, 2010); Corpo Mistico (Giulio Perrone Editore, 2010)

“Se Hank avesse incontrato Anaïs” – Stefano Donno
disponibile qui su Amazon

      

Phasar Edizioni - Catalogo - Tra le righe del vento

Phasar Edizioni - Catalogo - Tra le righe del vento

lunedì 25 febbraio 2013

In libreria per Lupo Editore dal 28 febbraio 2013 il nuovo libro di Giuseppe Cristaldi dal titolo “Macelleria Equitalia”. Con una nota di Michele Placido



Cinque racconti. Cinque drammi esistenziali determinati dalla crisi odierna. Uno scenario intimamente operaio e contadino, devastato dal propagarsi inarrestabile della macchina istituzionale, che attraverso i suoi apparati di riscossione forzata dei tributi, Equitalia, attiva pignoramenti di mobili prima e immobili poi.  E dopo ancora, la nascita di un’organizzazione criminale, posta tra Equitalia e il cittadino insolvente, dedita alla compravendita illecita dei beni. L’aggressione definitiva di un popolo indifeso e ridotto alla miseria, dove anche la vergogna e l’umiliazione fisica rientrano nella salvaguardia economica. Macelleria Equitalia è la precisa analisi dell’ultima Italia, delle meccaniche di un sistema malato che costringe all’esclusione violenta dell’uomo dallo Stato, ma è anche il ritorno a quella umanità spoglia, nuda, essenziale dove i reduci sono blocchi di pietra abbandonati a loro stessi, perché se a una statua cambi la postura, anche di poco, ne va del santo.

Giuseppe Cristaldi, classe 1983. Nel 2007 pubblica il suo primo romanzo Storia di un metronomo capovolto , con nota di Franco Battiato. Nel 2008 prosegue il suo impegno civile pubblicando il docugramma Un rumore di gabbiani – Orazione per i martiri dei petrolchimici con un cameo filmico di Franco Battiato e prefazione di Caparezza. Coincide con l’uscita di quest’opera la sua prima esperienza in campo registico. Del 2010 è il suo romanzo Belli di papillon verso il sacrificio , con prefazione di Teresa de Sio. Del 2011 Nefrhotel (CMEditore – Promo Music, 2011)

Info

“Universo sconosciuto: l’energia oscura” di Stefano Sello (Phasar Edizioni)



Di cosa è costituito l’Universo? Come evolve e quale sarà il suo destino finale? Da poco più di un decennio stiamo attraversando un periodo di radicale svolta nella nostra concezione cosmologica: oggi sappiamo infatti che la componente invisibile dell’Universo è la parte dominante e consiste di materia oscura ed energia oscura. Non si conosce ancora la reale natura di queste misteriose componenti, ma gli astronomi sono ora convinti della loro esistenza a causa dei numerosi effetti che esse producono a varie scale cosmiche. L’energia oscura, in particolare, costituendo quasi i tre quarti del tutto, è e sarà il fattore determinante per conoscere la storia, l’evoluzione e il destino ultimo dell’Universo.

Stefano Sello consegue la laurea in Fisica Matematica nel 1986 presso il Dipartimento di Fisica – Sez. Fisica Teorica – dell’Università di Parma. Dal 1987 al 1998 è ricercatore al Cise di Milano, occupandosi di modellistica matematica e numerica dei mezzi continui. Dal 1998 occupa il ruolo di ricercatore senior nell’unità Modelli Matematici e Fisici presso il Centro Ricerche dell’Enel di Pisa, con particolare riferimento allo sviluppo di metodologie numeriche avanzate per lo studio e la caratterizzazione dei sistemi dinamici complessi e per l’analisi dei segnali.

2° Edizione (2011)

"Universo sconosciuto: l’energia oscura" di Stefano Sello (Phasar Edizioni)
2011, Prezzo: 14,00, ISBN: 978-88-6358-102-7, PAGINE: 136

"Universo sconosciuto: l’energia oscura" di Stefano Sello (Phasar Edizioni)

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lunedì 11 febbraio 2013

Novità editoriale per I Libri di Emil – Nigredo di Stefano Delacroix

Vincent Fernand Daudet, guaritore e realizzatore di pozioni della salute, è un uomo dal passato oscuro, orfano d’arte (il padre era un uomo ‘vissuto pericolosamente’ a metà tra la medicina e l’alchimia esoterica), trafugatore di cadaveri, frequentatore di bettole, avvezzo a miasmi e sollazzi nei postriboli di una Parigi mefitica e pestilenziale, salvatore di fanciulle pudiche, amante di donne fedifraghe, amico di ladri e impostori. Il destino che Vincent ha cucito addosso è quello iniziatico dell’alchimia e dei sentieri esoterici dello spirito. Uno spirito che combina elementi di chimica, fisica, astrologia, medicina, misticismo e religione. L’obiettivo del protagonista è la conquista dell’onniscienza e la creazione di un rimedio a tutte le malattie. E la vita eterna…”


Stefano Delacroix è nato a Taranto nell’agosto del 1966, da genitori leccesi. Dopo una lunga militanza giovanile con la band The Act, prodotto da Mimmo Locasciulli pubblica tra il ’94 e il ’97 due album solisti, Ribelli e La Legge Non Vale (ed. Hobo, distribuzione Sony Music). Dedicatosi alla letteratura, pubblica nel 2007 Peristalsi (ed. Il Foglio) e La Memoria del Mare (ed. La Riflessione), nel 2009 Il Sesto (Lupo Editore), raccolta di racconti noir uscita in seconda edizione nel 2012.


Info


venerdì 8 febbraio 2013

OFFER e gli Angeli di Calcutta



Il MUST di Lecce (Via Ex Monastero di Santa Chiara, Via degli Ammirati, 11) ospita il 9 febbraio 2013 a partire dalle 17,30 la serata di solidarietà a favore delle migliaia di bambini abbandonati di Calcutta e alla Ong OFFER (offerta), tra le più attive organizzazioni umanitairie della megalopoli indiana.
Ospite d'eccezione sarà Kallol Ghosh, fondatore e responsabile della OFFER. che sarà introdotto da Sergio Scapannini della Onlus AMAsempre di Napoli e tecnico della cooperazione italiana. Sarà presentato il libro-progetto “Hell and Paradise” (ed.Lupo) del designer Francesco Spada e della terapista Gilda Novelli.. Sono previsti i saluti di Daniele Ferrocino (comunità Emmanuel); Luigi Russo (presidente CSV Salento); Massimiliano Morelli (responsabile  Migrantes).  La serata sarà conclusa da un dono musicale della compositrice e pianista Irene Scardia.

OFFER

O.F.F.E.R. Organisation For Friends Energy and Resources è un’Organizzazione Non Governativa (Ong) nata in India a Calcutta nel 1986. Il fondatore e oggi “Secretary” di OFFER è il dr. Kallol Ghosh. Laureato in Scienze Sociali, Kallol decise di dare vita ad un’organizzazione che si prendesse cura in linea prioritaria di “Street children”, “Bambini di strada”, prevalentemente senza famiglia. Sulla stessa linea di assistenza ai minori con difficoltà di inserimento scolastico, si è poi sviluppata un’attività a favore di bambini di aree estremamente povere (slums, villaggi della periferia di Calcutta) di cui OFFER si prende cura con i suoi assistenti sociali, garantendo la frequenza all’insegnamento, una tutorship pomeridiana per sostenere l’inserimento scolastico, i libri, nutrizione e assistenza medica, quest’ultima anche attraverso cliniche mobili con medici specialistici che visitano periodicamente gli slums e le aree povere assistite da OFFER. Questa seconda attività, identificata come “COMMUNITY” cioè presso Comunità, assiste ogni anno alcune migliaia di bambini e ne assicura l’educazione, la salute e il positivo inserimento nella vita sociale. Per i bambini privi di famiglia e raccolti dalla strada, sono sorte negli anni tre diverse CaseFamiglia.

APANGHAR

Nella zona Nord di Calcutta (24th North Parganath District). Divisa in una casa per bambini/ragazzi e una per bambine/ragazze, la Casa-famiglia offre ai bambini(e)/ragazzi(e) una Residenza, le cure di Assistenti Sociali che li seguono nell’educazione garantendo la loro frequenza scolastica e corsi integrativi “ a Casa” in particolare di Computer e di Inglese che spesso la Scuola Pubblica non garantisce. I ragazzi vengono assistiti fino a che non trovano lavoro e quindi possono cominciare una vita anche economicamente autosufficiente.

APANJAN

A Sud di Calcutta dove la grande città di Calcutta incontra aree ancora rurali, è sorta APANJAN una Residenza per bambini con problemi di handicap, mentale e/o motorio.. La nascita di questa Casa si deve alla circostanza che, tra i bambini abbandonati, la percentuale di quelli con handicap è alta perché le famiglie povere non riescono a sostenerne le cure e se ne disfano. Dr. Kallol Ghosh, anche se la cura di bambini handicappati è particolarmente onerosa circa 15 anni fa decise che non si potevano lasciare in strada bambini in speciale difficoltà, perché era particolarmente faticoso occuparsene. Con l’aiuto in particolare dell’Associazione Mondo Amico di Napoli è riuscito a dare vita ad APANJAN dove i bambini handicappati sono seguiti da nurse e ricevono trattamenti specialistici, vengono educati fin dove possibile la Musica, la Danza. Di recente è sorta una Bakery, su dono del Governo Giapponese, un Forno dove i ragazzi producono piccoli dolci, pani locali etc. In particolare hanno intorno a loro una “famiglia” e lentamente trovano un senso alla loro difficile condizione. Di recente APANJAN ha aperto le porte anche a “Community children”, cioè bambini abitanti nella Comunità circostante, affetti da handicap.

ANANDGHAR

“Il nido gioioso” ospita bambini HIV+ e/o affetti da AIDS. Anche in questo caso, al crescente numero di bambini siero positivi che popolano le strade, spesso per la morte dei genitori affetti da AIDS, Dr. Kallol Ghosh ha risposto che non si poteva girare la testa dall’altra parte. È così nata ANANDGHAR dove, caso unico in tutta l’India (c’è solo un piccolo shelter/rifugio simile a Bombay) l’intera struttura è organizzata per dare Famiglia, assistenza agli studi, training e cure altamente specialistiche ai bambini/bambine sieropositivi(e). Il lavoro di OFFER si estende come sempre alla Community dove gli Assistenti Sociali svolgono sul tema della Sieropositività un grande lavoro di informazione, di superamento del tabù a parlarne e di prevenzione. Un grande successo è stato ottenuto da OFFER che è riuscito a far ammettere a scuola pubblica tutti i bambini sieropositivi di ANANDGHAR in età scolare.

Kallol Ghosh nel 2008 è stato insignito dal Presidente Napolitano del Titolo di Cavaliere della Stella della Solidarietà su proposta di Consolato/Ambasciata/Ministero degli Esteri per le sue attività di solidarietà Sociale in parte associate all'Italia. E' poi membro della ASHOCK FELLOWSHIP una Associazioni di personaggi eminenti (Prof. Yunus, Mandela, Ratan Tata etc.) che "stanno contribuendo con la loro "visione" a cambiare il mondo". Ogni anno il 14 Novembre giorno di festa in India in ricordo di Nerhu (credo suo anniversario) è ricevuto con circa 30 bambini di ANANDGHAR dal Presidente della Repubblica Indiana a New Delhi.

Il libro- progetto “HELL AND PARADISE” di Francesco Spada e Gilda Novelli (Ed.Lupo). Un diario di viaggio per immagini che vuole essere un contributo di cronaca ed attualità, per riflettere su tutto il Paradiso e tutto l’Inferno che coabita oggi nel grande Colosso asiatico nell’età della globalizzazione, che dedichiamo ai bambini di Calcutta. Il ricavato della sua diffusione sarà devoluto alla Ong OFFER di Calcutta.

L'ECO-VILLAGGIO DROP (progetto di F.Spada con Kubico)

Una goccia di felicità nella foresta bengalese. Il progetto per la “Happines Farm DROP” da donare alla Ong OFFER di Kolkata (Calcutta), è concepito come un micro-villaggio integrato residenziale, per l’accoglienza, l’assistenza terapeutica e il recupero sociale dei bambini sieropositivi e affetti da HIV. DROP vuole essere, quindi, uno spazio protetto, una “piccola fortezza rurale” completamente osmotica con l’habitat naturale e lussureggiante della grande cintura verde periferica di Kolkata, accanto agli attuali Centri della OFFER nel distretto 24 Parganas. La qualità ambientale del territorio è l’elemento guida dell’intero progetto, che nasce da un approfondito studio e analisi delle tec­niche costruttive dei villaggi rurali del West-Bengala e dell’archi­tettura naturale-tribale del Sunderbans. Mattoni di creta, pietre, legno, bambù, terra e paglia saranno le materie prime - base che verranno impiegate, insieme alla stra­ordinaria sapienza e qualità degli artigiani e dei costruttori locali bengalesi. Un’architettura terapeutica, totalmente integrata con il suo paesaggio, ed energeticamente autosufficiente, per proteggere, curare e far crescere in armonia con la Natura, i piccoli ospiti della OFFER.

Contatti:
Tel: +39.0832.682103
Email: info@mustlecce.it

Info
347/1572047

mercoledì 6 febbraio 2013

“INVISIBILI, VIVERE E MORIRE ALL'ILVA DI TARANTO” (Kurumuny) e proiezione di “SETTANTA” UN CORTOMETRAGGIO DI PIPPO MEZZAPESA A CALIMERA



L’associazione di Promozione Sociale “Polemonta” in collaborazione con Kurumuny e la libreria Volta la carta di Calimera vi invitano a partecipare all’incontro che si terrà presso la libreria Volta la Carta in via Atene 39 a Calimera (Le) per parlare di diritto al lavoro e diritto alla salute, di Ilva e di Taranto, ma non solo. Ospiti della serata il giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno Fulvio Colucci, autore di Invisibili Vivere e morire all’Ilva di Taranto (Kurumuny) e Nandu Popu dei Sud Sound System, autore del libro Salento fuoco e fumo (Laterza). A conclusione dell’incontro sarà proiettato SettanTa, un cortometraggio del regista Pippo Mezzapesa. L’appuntamento è per l’8 febbraio 2013 alle ore 19,00

Invisibili - Quello di Fulvio Colucci e Giuse Alemanno è un lavoro a quattro mani che raccoglie e racconta storie di uomini, inanellate come i grani di un rosario. Sono storie di operai la cui vita è indissolubilmente legata al lavoro, sospesa in aria come il braccio di una gru, operai del più grande stabilimento siderurgico d’Europa, l’Ilva di Taranto. Invisibili è il racconto che nasce dal desiderio di rivelare l’umanità degli operai stretti tra il ricatto occupazionale e il sentirsi colpevoli di lavorare.
Invisibili è la narrazione di un’umanità divisa fra la necessità e il rifiuto, la psicologia di chi ogni giorno passa quei cancelli aspettando il momento di uscirne, il malessere di chi sa che non può farne a meno pur essendone sempre tentato. Invisibili è anche un lavoro storico: di storia e di storie: si intrecciano gli aspetti umani con quelli più analitici, nel tentativo di creare una memoria storica, una coscienza collettiva che consenta di riconoscere gli errori per non perseverare. Un’operazione storica che serve a Taranto e al resto del Paese per capire che cosa è successo nel rapporto tra la città e i suoi lavoratori, perché si sono interrotte le comunicazioni e perché si sono inceppati dei meccanismi di solidarietà che in un primo momento, nei primi anni dell’avvento del siderurgico, si era tentato di costruire.  un messaggio su qual è la condizione degli operai nel nostro Paese, la condizione di una classe che ha smesso di sognare di andare in paradiso e che invece si è trovata a far fronte alla difficile realtà di una società liquida, la società della globalizzazione, con cui ha dovuto fare i conti mimetizzandosi.
Taranto è una delle città più inquinate d'Italia, con indici di mortalità in crescita impressionante e sempre a Taranto il tasso di disoccupazione è altissimo e se l'Ilva chiudesse andrebbero in fumo circa 12mila posti di lavoro.
Una guerra tra poveri. Da una parte chi ha in casa una persona malata o che non vuole che si ammali, dall'altra chi vive con un marito o un figlio lavoratore e non vuole perdere l'unica fonte di sopravvivenza.

SettanTA - È stato realizzato dal regista Pippo Mezzapesa nei giorni successivi all'uragano che si è abbattuto su Taranto. Il documentario racconta la vita di un uomo tarantino che vive nel rione Tamburi, alle case-parcheggio: sono case di emergenza, costruite per ospitare coloro che vivevano nel Borgo antico di Taranto e che, dopo vari crolli, necessitavano di un’altra abitazione.
L'uomo non ha un lavoro e così “per fare la giornata” (cioè guadagnare qualche soldo, nel dialetto tarantino) invita tutti gli abitanti della zona ad acquistare dei numeri per una riffa tutta particolare: in palio ci sono due cestini di vari generi alimentari (provolone, salsiccia, dolci) e il numero (Settanta, per l'appunto) viene estratto sempre da un bambino, simbolo dell'innocenza e garanzia di trasparenza della riffa. Tra un acquisto e l’altro, si sentono le voci dei cittadini che parlano dell'Ilva e la associano alla morte, alle malattie; c’è chi dice di preferire la salute al lavoro e chi chiede solo tre cose: salute, ambiente e lavoro, così difficili da far convivere.
Un occhio su una parte della città, molto spesso dimenticata, e nella quale sembra che il tempo si sia fermato.


Per info
329 9886391 • info@kurumuny.it
320 7225960

martedì 5 febbraio 2013

PARTE DA ZOLLINO IL PROGETTO POLYSONG. Primo incontro informativo Giovedì 7 febbraio alle ore 18,00 presso l’Auditorium “Tondi” di Zollino



Nell’ambito del progetto POLYSONG, programma di cooperazione territoriale europea, Grecia – Italia 2007-2013, che per la parte italiana vede coinvolti i comuni di Calimera, Sternatia e Zollino, giovedì 7 febbraio alle ore 18,00 presso l’Auditorium “Tondi” di Zollino si terrà la prima giornata informativa dal titolo: “I canti polifonici di tradizione orale della Grecìa salentina.
Ai saluti iniziali dei partners italiani e greci, seguiranno i contributi degli studiosi Luigi Chiriatti e Francesca Zacheo.


Il termine POLYSONG è l’acronimo di PHOLYPHONIC SONG, una piattaforma transfrontaliera tra l’area della Grecìa salentina e il Comune di Pogoni, città dell’Epiro.
Le due regioni, Epiro e Puglia, sono separate dal mare, ciò nonostante ci sono somiglianze sorprendenti negli usi, costumi e tradizioni, soprattutto per ciò che riguarda i repertori sonori di tradizione orale e quindi le musiche, i canti e le danze popolari. Tanto più se si considera l’aspetto linguistico che rappresenta il filo rosso che da secoli tiene legate le due aree geografiche e che testimonia come nei secoli ci siano stati rapporti molto intensi fra questi due popoli.
Questa ricca eredità culturale è oggi al centro dell’attività del progetto Polysong, un programma di Cooperazione territoriale europea, tra Grecia e Italia che ha come obiettivo principale quello di preservare gli aspetti peculiari delle due culture, creando un ponte, una rete che favorisca lo scambio transfrontaliero, il confronto che metta in luce somiglianze e differenze.
Polysong ha il merito di richiamare l’attenzione su un patrimonio che va verso una lenta ma progressiva dissoluzione. Molto è stato fatto in questo campo, soprattutto negli ultimi anni, ma si è trattato prevalentemente di iniziative isolate che non hanno dato esiti duraturi nel tempo. Molto ancora si può fare sul piano della documentazione, della ricerca e della valorizzazione di un bene immateriale per evitarne la scomparsa e POLYSONG nasce con queste finalità.

Mission del progetto POLYSONG, infatti, è migliorare la qualità della vita, tutelare l’ambiente, e promuovere la coesione sociale e culturale, attraverso le seguenti azioni:
1) Promozione e conservazione del patrimonio culturale immateriale delle regioni partecipanti.
2) Promozione dell’identità culturale delle comunità che partecipano al progetto.
3) Scambio di conoscenze musicali e storiche relativamente ai canti polifonici, alle musiche  alle danze tradizionali, attraverso la cooperazione transfrontaliera e la capacità di “fare rete”.
4) Il confronto utilizzato come metodologia di scambi e studio.
5) Tutela del patrimonio culturale inteso come musica polifonica e danze popolari locali anche come fattori che possano favorire lo sviluppo del turismo.

L’EVENTO È ORGANIZZATO DAL COMUNE DI ZOLLINO
LA PRODUZIONE È CURATA DA KURUMUNY

Per maggiori info
0832801528 | 3299886391 | info@kurumuny.it;